Inchiesta su Attilio Fontana per abuso d'ufficio: Finanza acquisisce documenti in Regione
LombardiaL'indagine riguarda la nomina in un organismo regionale del suo ex socio di studio legale. L'acquisizione di documenti è prodromica a una richiesta di proroga delle indagini che i pm si apprestano a inoltrare al gip
La guardia di finanza di Milano ha acquisito stamattina alcuni documenti negli uffici della Regione Lombardia, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato per abuso d'ufficio il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per una nomina in un organismo regionale del suo ex socio di studio, Luca Marsico. L'acquisizione di documenti è prodromica a una richiesta di proroga delle indagini che i pm si apprestano a inoltrare al gip. Gli inquirenti hanno richiesto alcuni documenti in Regione con acquisizioni per approfondire la vicenda della nomina e chiedere poi la proroga delle indagini per valutare se, al termine degli accertamenti, chiedere il processo o l'archiviazione per il Governatore.
L'inchiesta
I termini dei primi sei mesi di indagine per Fontana scadono tra pochi giorni. Per questo motivo i pm milanesi si apprestano a inoltrare al gip, Raffaella Mascarino, una richiesta di proroga per proseguire e fare approfondimenti, anche con l'eventuale parere di qualche esperto di diritto amministrativo (già uno è stato scartato). Approfondimenti per i quali è necessario ulteriore materiale, tra cui quello richiesto oggi in Regione. L'obiettivo è stabilire se l'episodio contestato al Governatore della Lombardia sia da inquadrare come un illecito amministrativo, come per altro sostiene l'avvocato Jacopo Pensa, difensore di Fontana, o come reato penale. La prima ipotesi comporta una richiesta di archiviazione da parte della Procura mentre la seconda il proseguimento del procedimento penale con la chiusura dell'inchiesta e, dopo almeno 20 giorni dalla notifica del '415 bis', l'eventuale istanza di rinvio a giudizio. Fontana, interrogato lo scorso 13 maggio, davanti a inquirenti e investigatori aveva rivendicato come una sua scelta quella nomina del suo ex socio di studio legale ad un incarico, da 11.500 euro all'anno, come componente del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti al Pirellone: non voleva disperdere le sue competenze, aveva affermato il Governatore, e, poi, tra le varie possibilità che si erano presentate aveva scelto per lui la più vicina alle sue passate esperienze e anche la meno lucrosa.
Le parole dell'avvocato di Attilio Fontana
"Voglio interpretare in senso positivo la richiesta di documenti avanzata oggi dal pubblico ministero - ha spiegato l'avvocato Pensa -. Dovendo decidere in ordine alla mia richiesta di archiviazione della posizione del presidente Fontana, evidentemente la procura intende dare risposte che non lasciano spazio a dubbi o ad errori di diritto. L'intento di verificare l'eventuale esistenza di un conflitto di interessi - ha proseguito l'avvocato - non può che significare l'abbandono della originaria ipotesi accusatoria fondata sulla violazione del principio costituzionale di trasparenza. Ben venga l'approfondimento di tale tema che spazzerà via ogni residuo dubbio che i pm possono avere". Poi ha concluso: "Rimaniamo il mio assistito ed io nella fiduciosa convinzione che la documentazione oggi acquisita chiarirà definitivamente la vicenda".