Gallarate, aggressione razzista al sacrestano: “Temo per la mia vita”

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Deodatus Nduwimana, che da quasi 20 anni si occupa della Basilica di Santa Maria Assunta, è stato picchiato e ha riportato una lussazione alla spalla 

Il sacrestano della Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate (Varese) è stato vittima di un'aggressione razzista, avvenuta domenica 18 agosto. Deodatus Nduwimana, italiano originario del Burundi, da quasi 20 anni sacrestano della basilica, secondo quanto riportato da alcuni media locali, è stato picchiato perché nero e a seguito del pestaggio ha riportato una lussazione alla spalla.

Il racconto del sacrestano

Nduwimana ha spiegato che già in passato ha ricevuto minacce e insulti da parte del suo aggressore e racconta: "È successo in pieno giorno - ha riferito a Varesenews il sacrestano - stavo andando ad aprire la basilica, lui era lì come sempre e mi ha spinto dopo avermi insultato. Ho paura per la mia vita. Questa persona è sempre in piazza, è un nullafacente e mi ha preso di mira". Secondo quanto emerso, l'autore dell'aggressione risulta avere precedenti e in passato si sarebbe reso responsabile del danneggiamento del pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Antonio Abate. L’uomo, inoltre, soffrirebbe di problemi psichici legati all’abuso di alcol e di droga. Come preannunciato, il sacrestano ha sporto denuncia. La polizia sta effettuando tutti gli accertamenti del caso. Le ipotesi di reato vanno da lesioni con l'aggravante dell'odio razziale a minacce a sfondo razziale.

La solidarietà della Pastorale dei migranti

La Pastorale dei migranti dell'arcidiocesi Ambrosiana, di cui Gallarate fa parte, ha espresso la sua solidarietà al sagrestano aggredito. "Coraggio Deodatus, nonostante le apparenze attuali, la cattiveria, la violenza, l'ignoranza e la stupidità non prevarranno" ha scritto sui social il responsabile dell'ufficio don Alberto Vitali. Lo "abbiamo incontrato in occasione della Festa delle genti nella scorsa Pentecoste - ha ricordato - Abbiamo ascoltato la sua interessante testimonianza e ci ha aiutato nella realizzazione di questo importante evento diocesano".  

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