Arrestato nel giugno del 2018 per maltrattamenti, l’uomo è stato condannato con rito abbreviato. Picchiava e minacciava la moglie di dieci anni più giovane
È stato condannato con rito abbreviato il 32enne di origine egiziana, residente a Sedriano, nel Milanese, arrestato nel giugno dell’anno scorso per i maltrattamenti nei confronti della moglie, avvenuti tra il 2016 e 2018. La donna, di dieci anni più giovane, aveva sposato l’uomo di nascosto dalla sua famiglia.
Durante l’ultima lite l’aveva presa a calci e pugni
Il 32enne picchiava e minacciava la moglie, con messaggi minatori come "non avrò pace fino a quando non ti vedrò sotto terra". L’ultimo episodio di violenza, ricostruito dai carabinieri di Bareggio, che hanno condotto l’indagine coordinata dal pm Rosaria Stagnaro, risale a pochi giorni prima dell’arresto. Durante una lite l’uomo aveva preso la vittima a calci e pugni e le aveva stretto le mani intorno alla gola, fino a farla svenire, accusandola di essere in ritardo e di averlo tradito. Inoltre, dopo aver trovato nel cellulare di lei alcuni sms inviati alla madre, si era arrabbiato perché la donna non aveva perso i contatti con la propria famiglia.