Un 16enne e un 17enne, studenti ed esperti di informatica, sono stati scoperti dalla Squadra mobile di Mantova, ora devono rispondere di contraffazione di documenti e ricettazione
Falsificavano carte d'identità per consentire agli amici di entrare nelle discoteche e in discobar del Mantovano seppur minorenni e di ottenere così bevande alcoliche. Un sedicenne e un diciassettenne, studenti ed esperti di informatica, sono stati scoperti dalla Squadra mobile di Mantova e denunciati alla procura dei minori di Brescia per contraffazione di documenti e ricettazione.
I documenti falsi
Nelle loro abitazioni gli agenti hanno sequestrato computer e stampanti con cui, secondo gli inquirenti, falsificavano le carte di identità alterando la data di nascita per far risultare la maggiore età e poi le cedevano agli amici, non si sa ancora se dietro compenso. Le indagini su questo punto stanno proseguendo, anche perché visto che l'attività stava riuscendo bene i due ragazzi avevano cominciato a contraffare anche buoni consumazione di alcune discoteche sempre per poter bere alcolici gratis.
La segnalazione dei gestori dei locali
Le indagini, hanno spiegato durante la conferenza stampa il questore Paolo Sartori e il capo della squadra mobile Laura Patrizi, hanno preso il via grazie alla collaborazione dei gestori di alcuni locali che avevano segnalato l'anomalia di minorenni con carte d'identità false. I documenti non erano di pregevole fattura, ma al buio e nella ressa di una discoteca, riuscivano ad ingannare gli addetti alle biglietterie. "Questa attività di indagine - ha detto il questore - rientra nel più ampio ambito di iniziative volte alla prevenzione e al contrasto della somministrazione illegale di alcolici a minorenni nell'ottica anche di prevenire tragedie. Mi preme sottolineare come sia stata fondamentale la collaborazione fornitaci dai gestori dei locali". "I due ragazzi - ha detto Patrizi - non si sono resi conto della gravità della loro condotta, mentre i genitori, una volta informati, hanno espresso sconcerto e stupore".