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Lombardia, stop alla sosta dei camper in aree verdi per più di 24 ore

Lombardia

La commissione Territorio e Infrastrutture del Consiglio regionale ha approvato un emendamento che disciplina la permanenza di camper e roulotte e prevede multe di 500 euro. Il Pd: “Ennesima scivolata demagogica della Regione”

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"Impedire che si crei un grave pregiudizio all'esercizio dell'attività agricola e alla tutela delle aree caratterizzate da vulnerabilità ambientale e idrogeologica". È questo quello che si legge in un passaggio dell’emendamento all’assestamento di bilancio approvato, nella giornata di giovedì 4 luglio, dalla commissione Territorio e Infrastrutture del Consiglio regionale della Lombardia. Il testo, firmato dagli assessori all'Agricoltura, Fabio Rolfi, e al Territorio, Pietro Foroni, entrambi leghisti, vieta la sosta e la permanenza di camper e roulotte per oltre 24 ore nelle aree agricole e in quelle non edificabili, pena una multa di 500 euro, oltre all'obbligo di sgombero e di ripristino dello spazio occupato.

Pd: "Pensano ai campi rom ma è stangata per turismo open-air"

La proposta è passata con il voto compatto del centrodestra, l'astensione dei 5 Stelle e il no del Pd, che tramite il proprio capogruppo alla Regione, Fabio Pizzul, ha parlato di “una stangata per gli appassionati del turismo 'open-air', e un grande problema per chi è solito andare a seguire manifestazioni sportive, fieristiche o anche politiche con questa modalità. Quanta gente - ha proseguito Pizzul - va a seguire il Gran Premio di Monza, le tappe del Giro d'Italia con il Gavia e il Mortirolo e con il muro di Sormano e il Ghisallo usando il camper? E quanta gente che vive nei piccoli centri parcheggia il camper o la roulotte nel prato vicino a casa? Con questa norma ovviamente pensano ai campi rom. La Regione fa l'ennesima scivolata demagogica - ha concluso il capogruppo del Pd - invadendo un campo che è proprio dei Comuni e che si risolve con atti amministrativi, quindi è il contrario dell'autonomia che Palazzo Lombardia chiede a Roma".

Lega: "Basta nomadi nella aree agricole"

Perentoria la risposta degli assessori della Lega, Rolfi e Foroni, che hanno ribadito la propria soddisfazione: “Basta campi nomadi nelle aree agricole. I campi devono essere utilizzati per attività agricole e non come luogo per improvvisare accampamenti. Questa norma garantirà un uso corretto del nostro territorio e rappresenta un ulteriore elemento in difesa della sicurezza delle nostre comunità. Troppo spesso - sottolineano i due assessori - abbiamo visto accampamenti temporanei diventare poi definitivi anche con il benestare di alcune amministrazioni comunali compiacenti che riconoscevano la permanenza con la residenza anagrafica. Ora grazie alla Regione Lombardia si farà chiarezza: stop ai nomadi nei campi lombardi". Il provvedimento, che non si applica agli usi agrosilvopastorali, passerà adesso all'esame del Consiglio regionale per il via libera definitivo.