Sono 23 gli spettacoli firmati dal grande regista andati in scena nel celeberrimo teatro milanese, in un arco di tempo che copre oltre sessant’anni
Ha lasciato "un segno inconfondibile e personale nella storia del teatro musicale, del cinema e della prosa". Così il Teatro alla Scala ha ricordato il regista Franco Zeffirelli nel giorno della morte (FOTOSTORIA - I CAPOLAVORI). Parole non solo del sovrintendente Alexander Pereira, del direttore musicale Riccardo Chailly, del maestro del Coro Bruno Casoni, ma anche "di tutti i lavoratori" del teatro.
Franco Zeffirelli alla Scala
Sono 23 gli spettacoli andati in scena al Teatro alla Scala, in un periodo che copre oltre sessant’anni, firmati dal regista, che fu assistente di Luchino Visconti. Alcuni di questi vengono ripresi ancora oggi, a partire da "L'italiana in Algeri" del 1953. Sono entrati nella storia "Il turco in Italia", diretto da Gianandrea Gavazzeni con Maria Callas nel 1955, e "La Bohème" del 1963, diretta da Herbert von Karajan, continuamente ripresa (l'ultima volta nel 2017). L’ultima nel 2005, "l'Aida", che aveva aperto la stagione. Un allestimento storico della stessa opera, del 1963, è stato ripreso invece lo scorso anno, in omaggio al 95esimo compleanno del grande regista.
Le parole di Attilio Fontana
"Ci ha lasciati Franco Zeffirelli, un italiano che ha contribuito a rendere grande il nostro Paese nel mondo. Un genio capace di stupire e di interpretare in maniera unica ogni situazione che affrontava. Mi piace ricordarlo come assoluto protagonista della Scala di Milano dove ha messo in scena numerose e indimenticabili rappresentazioni". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda il regista.