Rodengo Saiano, bambini dell'asilo maltrattati: arrestate tre maestre

Lombardia
Foto di archivio (LaPresse)

Sono state riprese dalle telecamere installate dagli inquirenti dopo la denuncia di un genitore e il racconto di una ex dipendente. La Procura di Brescia aveva chiesto i domiciliari, ma il Gip ha disposto l'obbligo di firma

Arrestate tre maestre di un asilo nido di Rodengo Saiano, in provincia di Brescia, accusate di maltrattamenti aggravati nei confronti dei bambini. A quanto si apprende, le tre donne sono state riprese dalle telecamere installate dagli inquirenti dopo la denuncia di un genitore che aveva notato un cambiamento dell'umore del figlio. Anche una ex dipendente dell'asilo aveva denunciato il comportamento scorretto delle colleghe. La Procura di Brescia aveva chiesto i domiciliari, ma il Gip ha disposto l'obbligo di firma. Le indagini sono iniziate a dicembre 2018.

Parolacce e spintoni

Nei video si vedono le tre insegnanti dire parolacce e spintonare i bambini. Secondo l'accusa avrebbero anche impartito punizioni ritenute eccessive, come il mancato cambio del pannolino o la sottrazione del cibo ai bambini.

Salvini: "Pene severe e nessuna pietà"

"Fermate tre maestre accusate di maltrattamenti sui bimbi in un asilo in provincia di Brescia. Sono orgoglioso della battaglia della Lega per mettere telecamere in asili, scuole e case di riposo. Bisogna fare in fretta, chi tocca i bambini o gli anziani merita pene severe e nessuna pietà", ha detto il ministro degli Interni Matteo Salvini.

Le parole di Mariastella Gelmini

"L'episodio conferma la necessità di provvedere all'istallazione delle telecamere di sorveglianza in questo tipo di strutture", afferma Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. "L'indagine, ancora una volta, ha potuto concretizzarsi grazie all'utilizzo di apparati di videosorveglianza, dopo le denunce di un genitore: le immagini hanno dimostrato le sopraffazioni nei confronti dei bambini. Tutto ciò - aggiunge Gelmini - dovrebbe indurre anche i più critici a rivedere le proprie valutazioni e a procedere in tempi rapidi alla copertura di asili e strutture per anziani. Tutti coloro che quotidianamente fanno con dedizione il loro lavoro, non hanno nulla da temere: la priorità è tutelare la sicurezza dei soggetti più deboli".

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