Tangenti in Lombardia: primo scarcerato da Gip dopo collaborazione

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Il giudice, accogliendo l'istanza dell'avvocato, nonostante il parere negativo della Procura, ha concesso i domiciliari a Matteo Di Pierro, valorizzando il "percorso critico" e la rivisitazione delle condotte contestate

Matteo Di Pierro, coinvolto nell'inchiesta milanese sulle tangenti in Lombardia e collaboratore dell'imprenditore Daniele D'Alfonso, al momento in carcere, è la prima persona, tra i 12 indagati finiti in cella, a essere stata scarcerata dopo aver collaborato con i magistrati. Di Pierro, durante i tre interrogatori con i Pm, ha chiarito e fornito dettagli utili alle indagini. Il Gip Raffaella Mascarino, accogliendo l'istanza dell'avvocato Paolo Grasso, nonostante il parere negativo della Procura, ha concesso i domiciliari all'indagato, valorizzando il "percorso critico" e la rivisitazione delle condotte contestate. Prima di lui, un altro degli arrestati era passato dal carcere ai domiciliari, ma per gravi motivi di salute, tornando poi libero, sempre su decisione del Gip, perché bisognoso di cure specifiche in Svizzera. Anche in questo caso, i Pm avevano dato parere negativo alla revoca dei domiciliari.

Gli interrogatori di Di Pierro

Il ragioniere Di Pierro, dipendente della Ecol-Service di Daniele D'Alfonso, in tre interrogatori, l'ultimo dei quali finito la sera del 21 maggio davanti ai Pm Silvia Bonardi e Adriano Scudieri, ha chiarito e ricostruito la vicenda dei presunti appalti truccati indetti dall'Amsa, l'azienda che si occupa di rifiuti a Milano. Tra questi, la gara per l'affidamento del "servizio di pronto intervento per analisi, rimozione, trasporto, smaltimento e recupero dei rifiuti" a Milano e provincia. Oltre a parlare dei propri rapporti con i vari dipendenti di Amsa, finiti indagati o arrestati, Di Pierro ha ricostruito punto per punto tutte le vicende che gli sono state contestate fornendo informazioni utili alle indagini. Secondo il Gip Mascarino, "in plurimi interrogatori" ha descritto "in maniera puntuale e analitica anche il contributo alla commissione" dei reati, "fornito dai correi", ossia da altri arrestati.

È ritenuto il braccio destro di D'Alfonso

Di Pierro è ritenuto dagli inquirenti il braccio destro di D'Alfonso, imprenditore che, secondo le accuse, avrebbe 'unto' i politici per ottenere gli appalti e avrebbe persino fatto lavorare, in cambio di 'protezione' nei cantieri, componenti del clan dei Molluso. Il ragioniere già nel primo interrogatorio aveva precisato di essere stato semplicemente "addetto all'ufficio tecnico" della Ecol-Service con un ruolo subordinato e che non poteva sapere, dunque, in che rapporti fosse il suo datore di lavoro con i suoi 'sponsor' esterni e coi componenti della famiglia della 'ndrangheta dei Molluso. Nei giorni scorsi aveva anche chiarito il capitolo dell'appalto sul 'servizio neve' di Amsa e sulla gare di 'spurgo condotte fognarie-pulizia vasche degli impianti del servizio idrico integrato di Acqua Novara Spa'.

Un altro arrestato è stato interrogato dai Pm

Uno degli arrestati nella maxi inchiesta della Dda di Milano, Andrea Gallina, amministratore delegato della società municipalizzata con sede a Novara 'Acqua Novara vco spa', finito ai domiciliari per corruzione e turbativa d'asta, ha deciso di rispondere alle domande dei Pm in un interrogatorio. Stando alle indagini, Gallina avrebbe fatto vincere all'imprenditore Daniele D'Alfonso un appalto per il "servizio di spurgo condotte fognarie-pulizia vasche degli impianti del servizio idrico" in cambio di una promessa di mazzette. Secondo l'accusa l'ad avrebbe accettato la promessa di D'Alfonso di ottenere una somma di denaro "imprecisata, suddivisa in tranches mensili da 2 mila-3 mila euro" con un sistema di fatture false per operazioni inesistenti. Sempre stando agli atti delle indagini, D'Alfonso e Di Pierro, come concordato con Gallina, avrebbero consegnato a quest'ultimo, lo scorso marzo, "un foglio" denominato "la traccia", contenente "i requisiti" che dovevano "essere inseriti in un bando di gara di imminente uscita al fine di favorire la Ecol-Service srl nell'aggiudicazione della stessa".

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