Mps: chiesti 8 anni per Mussari e Vigni, 6 per Baldassarri

Lombardia
Immagine d'archivio

La Procura di Milano chiede anche la confisca di oltre 440 milioni per Deutsche Bank e Nomura

La Procura di Milano, nell'ambito del processo sul caso Monte dei Paschi di Siena a carico degli ex vertici della banca, ha chiesto per gli ex vertici di Mps Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri una condanna rispettivamente a 8 anni e 4 milioni di multa per i primi due e a 6 anni e 1.5 milioni di multa per il terzo. Chiesta inoltre l'assoluzione di due manager della banca tedesca e della sua filiale londinese.

La richiesta di confisca

La Procura ha chiesto inoltre ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale la confisca di 444,8 milioni per Nomura e di 440,9 milioni per Deutsche Bank AG, i due istituti di credito imputati nel processo in qualità di enti. Il PM Giordano Baggio ha richiesto inoltre la condanna a pagare 1,8 milioni di multa per ciascuna delle due banche.

Le richieste di condanna

Il PM Giordano Baggio, titolare delle indagini nate a Siena e trasmesse per competenza a Milano assieme ai colleghi Mauro Clerici e Stefano Civardi, ha chiesto inoltre di condannare Daniele Pirondini, ex direttore finanziario di Mps, a 6 anni di reclusione e a 1 milione e mezzo di multa, e Marco Di Santo - all'epoca dei fatti responsabile Alm (Asset Liabilities Management e Capital Management) all'interno dell'area Tesoreria e Capital management di Rocca Salimbeni - a 2 anni e mezzo di reclusione e 800 mila euro di multa. Riguardo, invece, agli ex manager di Deutsche Bank è stato proposto di assolvere "per non aver commesso il fatto" gli ex managing director Ivor Scott Dunbar e Matteo Angelo Vaghi. Per gli ex manager Michele Faissola, Michele Foresti e Dario Schiraldi è stata richiesta una pena di 5 anni e 8 mesi e 1 milione e 400 mila euro di multa e 2 anni e mezzo di carcere e 800 mila euro di multa per Marco Veroni, ex direttore-account manager di Db Ag London Branch, filiale che, in qualità di ente, per il PM va assolta. Riguardo agli ex dirigenti di Nomura, Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, la richiesta è stata di 6 anni e 1 milione e mezzo di multa. Le accuse a vario titolo sono manipolazione del mercato, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all'attività degli organi di vigilanza, reato che in parte è andato prescritto con la conseguente proposta di assoluzione relativa a tre capi di imputazione per Mussari, Vigni e Pirondini. 

Il processo

Il processo, a carico di 16 imputati, ha al centro le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria sul prestito ibrido FRESH e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Secondo l’ipotesi dell’accusa, attraverso queste operazioni sarebbero stati indicati centinaia di milioni di euro di utili, che però non sono mai stati prodotti effettivamente. Al tempo stesso, quelle operazioni sarebbero servite per occultare nei bilanci di MPS perdite per circa due miliardi di euro, un buco in parte creato per comprare Antonveneta dal Banco Santander. 

Le parole del PM

Il PM Baggio nella sua parte di requisitoria, durata due udienze, ha trattato solo Santorini e Alexandria, mentre i suoi colleghi Stefano Civardi e Mauro Clerici hanno parlato del Fresh e di Chianti Classico. Baggio ha spiegato che le due operazioni, tra il 2008 e il 2011, avevano creato, ha detto il PM, una "voragine" nei bilanci di Banca Monte dei Paschi di Siena che all'epoca era la terza banca italiana. "Voragine" emersa solo nel 2012 "e non prima di allora, e soltanto perché vi è stata una discontinuità gestionale (...) imposta da Banca di Italia, a seguito della crisi di liquidità che aveva colpito l'istituto senese che era tecnicamente in default" dal 2011.

Milano: I più letti