Era imputato per la presunta 'rapina' di ovuli a una infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris nel 2016. L'avvocato difensore: "Ricorreremo in Cassazione"
Severino Antinori è stato condannato a sette anni e 10 mesi dalla Corte d'Appello di Milano. Il ginecologo è imputato per il presunto prelievo forzato di ovuli a una infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris nel 2016. La Corte d'Appello ha inoltre accolto l'istanza di patteggiamento concordato con la Procura Generale della segretaria del medico Bruna Balduzzi e dell'anestesista Antonino Marcianò. Entrambi sono stati condannati a due anni con pena sospesa. Per Antinori il Pg aveva chiesto di aumentare la pena inflitta dal Tribunale fino a 9 anni. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
La sentenza
In primo grado la condanna per Antinori era stata di sette anni e due mesi. L'aumento di pena è dovuto al riconoscimento da parte della Corte del reato di rapina del cellulare dell'infermiera spagnola. Il ginecologo è stato condannato all'interdizione dalla professione medica per cinque anni, che scatterà in caso di conferma con sentenza definitiva, e al pagamento di una multa di 3900 euro. I giudici hanno anche disposto a carico del medico un risarcimento provvisionale, immediatamente esecutivo, di 25 mila euro per la giovane che si è costituita parte civile.
L'avvocato difensore: "Ricorreremo in Cassazione"
Gabriele Maria Vitiello, difensore del medico insieme al collega Tommaso Pietrocarlo e a Carlo Taormina, ha spiegato dopo il verdetto: "Siamo convinti dell'assoluta innocenza di Antinori, attendiamo le motivazioni per ricorrere in Cassazione. Quest'ultima, fra l'altro, si è già pronunciata sugli stessi fatti".
Le altre condanne
La Corte ha condannato a due anni e sei mesi di reclusione Gianni Carabetta, coimputato di Antinori per una presunta tentata estorsione. Secondo le accuse avrebbe minacciato al telefono una coppia di clienti della clinica Matris. Altri due imputati in un altro filone su un presunto traffico di gameti, che erano stati assolti in primo grado dal Gup Alfonsa Ferraro, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione. Balduzzi e Marcianò erano stati condannati in primo grado a 5 anni e due mesi. Entrambi, però, hanno ammesso i fatti nelle scorse settimane in secondo grado.