Milano, presidio Anpi e Memoria Antifascista in piazzale Dateo. Partito il corteo

Lombardia
Un'immagine del corteo (Agenzia Fotogramma)

Il corteo ha reso omaggio alla targa di Gaetano Amoroso, ucciso da estremisti di destra il 27 aprile 1976. Anpi: "Bisogna applicare leggi Scelba e Mancino"

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 29 aprile, si è svolto un presidio antifascista in piazzale Dateo, e poi un breve corteo fino alla targa di Gaetano Amoroso, a Milano. La manifestazione è stata organizzata dall'Anpi e da Memoria Antifascista, in risposta a quella annunciato (ma non autorizzato) dall'estrema destra in ricordo di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. 

Anpi: "Sciogliere formazioni neofasciste"

Gaetano Amoroso venne accoltellato da estremisti di destra il 27 aprile 1976. Morì il 30 aprile successivo. Una corona è stata posta in via Uberti, dove avvenne l'aggressione. "Noi abbiamo sempre condannato l'omicidio Ramelli e quello di Pedenovi. Ma bisogna applicare le leggi Scelba e Mancino e sciogliere le formazioni neofasciste", ha detto il presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Cenati.

Il corteo

Il corteo si è poi mosso da piazzale Loreto. Sono diverse centinaia le persone che sfilano nel contro corteo promosso da alcune sigle della sinistra, dai comitati antifascisti, dai centri sociali, come 'Cantiere' e 'Lambretta', il comitato Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale. Ad aprire la manifestazione c'è lo striscione: 'Milano 29 aprile, nazisti no grazie', e molti manifestanti scandiscono lo slogan 'Ora e sempre Resistenza'.

"29 aprile no contraltare del 25 aprile"

Il 29 aprile "non deve diventare una data contraltare del 25 aprile, i neofascisti non hanno diritto di parola", ha scandito al megafono uno dei promotori della manifestazione. "Il problema sono anche i partiti istituzionali che legittimano le forze neo fasciste. Come Salvini che ormai interpreta tutte le parole d'ordine della destra estrema. Noi diciamo no al 29 aprile come celebrazione del fascismo che in Italia è reato".

La modifica del percorso su richiesta della Questura

Su richiesta della Questura, il percorso è stato modificato "La troppa vicinanza con il raduno dei neofascisti in piazzale Susa - spiega una nota degli organizzatori - è la motivazione che la Questura ha utilizzato per chiedere la modifica del nostro corteo. Non comprendiamo il motivo di questa decisione dato che è stato vietato ai fascisti di sfilare. Con senso di responsabilità abbiamo preso atto del nuovo percorso". "Una scelta che - avvisano - non impedirà agli antifascisti e alle antifasciste di opporsi, in caso i fascisti si muovessero in corteo non autorizzato". Il nuovo percorso parte da piazzale Loreto, per proseguire lungo via Costa, piazza Durante, via Teodosio, via Pacini, piazza Piola, viale Romagna e via Pascoli.

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