Milano, adesivi fascisti su saracinesca teatro e su sede dell'Anpi

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

A denunciarlo è il regista Renato Sarti, del Teatro della Cooperativa. Ignoti hanno agito anche nella sede dell'associazione di partigiani di Niguarda

"Alcuni fascisti hanno attaccato sulla saracinesca del Teatro della Cooperativa (e sulle sedi dell'Anpi Niguarda e del Pp) degli adesivi con la foto di una ragazza a mezzo busto svestita, con una fascetta con la scritta 'I love spaghetti', che le copre il seno e con sotto un'altra scritta: 'Hate antifap (odio gli antifascisti)". Lo denuncia su Facebook il regista Renato Sarti, che sceglie di non pubblicare l'immagine "per non dar ulteriore visibilità ad una foto dal contenuto indecente". 

L'adesivo

"L'adesivo per di più - spiegano dal teatro - è stato attaccato sul volto di Gina Bianchi Galeotti, nome di battaglia Lia, una partigiana incinta di otto mesi uccisa da una raffica di mitra nazista il 24 aprile 1945, il giorno prima della Liberazione. Questo sfregio, che Lia non meritava, è un inequivocabile attestato di volgarità e squallore umano, prima che politico. Lia ha sacrificato la sua vita e quella del bambino che portava in grembo per un Paese molto diverso da quello che vorrebbero gli autori di questa vigliaccata, in pieno stile fascista e che si inserisce in un contesto politico generale a dir poco allarmante."

La dichiarazione di Anpi 

"100 anni fa - aggiunge Anpi Niguarda, che invece pubblica la foto - i fascisti assaltavano la sede dell'Avanti uccidendo chi vi era all'interno. Oggi a Niguarda si limitano ad attaccare adesivi di cattivo gusto in cui ci annunciano di odiare gli antifascisti. Sono passati 100 anni e non hanno ancora imparato il rispetto per chi non la pensa come loro".

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