Bergamo, imbrattata la sede del candidato sindaco leghista

Lombardia
Giacomo Stucchi davanti alla sede imbrattata ieri notte a Bergamo (ANSA)

Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 aprile sul marciapiede davanti alla sede, con della vernice rossa, è stata tracciata la scritta “Salvini muori”. "Penosi nazisti rossi” ha replicato il vicepremier

La sede di Bergamo del candidato sindaco della Lega, Giacomo Stucchi, è stata imbrattata nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 aprile con della vernice rossa. Sul marciapiede è stata tracciata la scritta “Salvini muori'.

La sede imbrattata

All'inaugurazione del quartier generale del candidato sindaco, in programma per mercoledì 24 aprile, è prevista proprio la presenza del vicepremier e segretario del partito, Matteo Salvini. "È un grave e vile atto vandalico - ha commentato Stucchi sui social - Se qualcuno pensa di spaventarci o intimidirci sta sbagliando, perché andremo avanti come prima, più forti di prima. In democrazia vincono le idee non la violenza".

La risposta di Salvini

"Vigliacchi, violenti, penosi nazisti rossi, spero vi prendano. Più ci attaccate, più ci date forza". Così ha risposto sui social il segretario della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, che ha confermato la sua presenza all'inaugurazione "per incontrare e abbracciare - ha precisato - i cittadini di Bergamo".

“Imbecilli allergici alla democrazia”

"Ancora una volta, la Lega è vittima della violenza di qualche imbecille allergico alla democrazia", ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, condannando l'accaduto. "Dopo la molotov che due giorni fa ha colpito la sede di Roma - ricorda Fontana sui social - la scorsa notte è stato vandalizzato con vernice rossa il point elettorale di Giacomo Stucchi, candidato sindaco a Bergamo, dove questo pomeriggio è atteso il ministro Matteo Salvini. Mi auguro - aggiunge - che tutte le forze politiche condannino l'episodio, dal quale non ci facciamo certo intimidire, anzi andiamo avanti con maggior convinzione rispondendo a questi vigliacchi con la forza delle nostre idee".

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