La donna di 50 anni è finita ai domiciliari perché accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini di età compresa tra uno e tre anni. Regione Lombardia ribadisce che ci sono i fondi per le telecamere
Una maestra di 50 anni, titolare di un asilo nido a Varzi, in provincia di Pavia, è stata arrestata dalla guardia di finanza. La donna, ora agli arresti domiciliari, è accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini di età compresa tra uno e tre anni. Due sue collaboratrici, inoltre, sono state denunciate per abuso dei mezzi di correzione nei confronti di minori.
Le indagini
Durante le indagini, le telecamere hanno ripreso spinte, schiaffi e strattonamenti. "Tutto è iniziato quando sono cominciate a circolare voci sempre più insistenti su presunte condotte anomale poste in essere dalla titolare di un asilo nido. Le indagini hanno, nel giro di pochi mesi confermato quelle voci", si legge sul comunicato delle Fiamme Gialle.
Regione Lombardia: "Pene esemplari"
"Pene esemplari" è quanto chiede il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Si tratta, hanno spiegato il governatore e l'assessore alla Famiglia Silvia Piani, di "fatti gravissimi e intollerabili, vicende inaccettabili i cui responsabili dovranno essere puniti con pene esemplari". La settimana prossima, ha annunciato Piani, "porteremo in Giunta la delibera attuativa che segue all'approvazione della legge regionale della Lombardia che stanzia 600.000 euro per l'introduzione delle telecamere negli asili nido e di altri 300.000 euro per la formazione del personale e degli operatori", una formazione che sarà affidata alle Ats, ovvero le ex Asl.