Truffa delle etichette all'Ikea di Corsico: licenziati 10 dipendenti
LombardiaGli impiegati acquistavano determinati prodotti sostituendo l'etichetta con quella di oggetti molto meno costosi. Altre 22 persone subiranno sanzioni disciplinari
Dieci dipendenti dell'Ikea di Corsico (Milano), tra cui un dirigente, sono stati licenziati per giusta causa, mentre altri 22 subiranno sanzioni disciplinari, con la sospensione dal lavoro e dallo stipendio fino a dieci giorni: sono accusati di aver rubato diversi prodotti, oppure di aver fatto passare dalla cassa automatica lampadari, piumoni, mobili e altro, con l'etichetta con codice a barre contraffatta.
La truffa
Il prezzo originale veniva sostituito con quello di prodotti dal costo di pochi euro, come bottiglie d'acqua o posate. In alcuni casi, gli oggetti d'arredamento erano stati successivamente acquistati da amici o parenti, oppure erano stati messi in vendita un sito Internet. Per questo alcuni dei dipendenti coinvolti devono rispondere, oltre che di furto, anche di ricettazione.
L'indagine interna
I provvedimenti, che sono stati notificati nei giorni scorsi, sono stati comunicati al termine di un'indagine interna. I dipendenti, alcuni dei quali assistiti dai sindacati Filcams Cgil e Sgb, sono stati sentiti uno per uno dai responsabili delle risorse umane, e hanno dovuto rispondere a precise contestazioni.
Ikea: adottati provvedimenti necessari
"Un'indagine interna ha accertato che alcuni co-worker a Corsico hanno avuto gravi comportamenti mirati a danneggiare le risorse aziendali. Ikea sta prendendo i provvedimenti necessari per proteggere i suoi co-worker e il suo brand", scrive l'azienda in una nota. Ikea spiega che "alcuni di questi provvedimenti disciplinari sono stati già emessi, altri saranno definiti nelle prossime settimane". "I singoli provvedimenti disciplinari - prosegue il comunicato - sono stati presi nel rispetto delle norme vigenti e del contratto collettivo di lavoro. Nel rispetto della privacy di ciascun co-worker non forniremo dettagli sulle singole decisioni di natura disciplinare. Tutte le nostre azioni sono state e sono pensate per preservare il rispetto reciproco e la collaborazione tra Ikea e i suoi co-worker". Sulla vicenda è in corso un'inchiesta della Procura di Milano.