Tifoso morto, ultrà napoletano a PM: “Vidi il corpo già a terra”

Lombardia
Daniele Belardinelli (ANSA)

Il giovane tifoso, indagato per rissa aggravata e omicidio volontario, ha chiarito inoltre che "mai avrebbe potuto immaginare l'agguato dei tifosi interisti prima di arrivare allo stadio" 

Sono in corso da stamattina in Questura a Milano gli interrogatori e le audizioni di alcuni ultras napoletani, due indagati e altri sentiti come persone informate sui fatti, nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri del 26 dicembre quando, prima della partita Inter-Napoli, perse la vita Daniele Belardinelli, investito da una o due auto all'inizio dell'agguato degli ultras nerazzurri a quelli partenopei.

Le dichiarazioni

Uno dei due tifosi azzurri, difesi dal legale Emilio Coppola, che al momento degli scontri erano alla guida di due auto del convoglio preso d'assalto, ha dichiarato di aver visto il corpo di Belardinelli a terra. "Non l'ho investito io. Quando sono passato il corpo era già a terra, io sono passato dopo l'investimento": così il legale sintetizza quanto riferito dal proprio assistito. Il tifoso, indagato per rissa aggravata e omicidio volontario, oggi, spiega ancora l’avvocato Coppola, "ha ribadito la versione" resa davanti agli investigatori a Napoli, ossia che vide "il corpo già a terra". Il tifoso inoltre ha chiarito che "mai avrebbe potuto immaginare l'agguato dei tifosi interisti prima di arrivare allo stadio". Il ragazzo era alla guida di un'Audi con a bordo altri amici ultras.

Le indagini

Sono stati ascoltati anche gli altri passeggeri dell'Audi ma, ha aggiunto il legale, "come persone informate sui fatti". L'Audi, ha spiegato ancora l'avvocato, "è stata consegnata spontaneamente alla polizia dal mio assistito il 7 gennaio scorso". Le indagini si stanno concentrando sull'Audi e su un'altra macchina, una Renault Kadjar, ma l'autista di quest'ultima, da quanto è stato riferito, non si è presentato per rendere l'interrogatorio.

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