Melegnano, nuova scritta razzista contro la famiglia che ha adottato il ragazzo senegalese

Lombardia
La scritta comparsa sul muro di casa di una coppia che ha adottato un ragazzo africano a Melegnano (ANSA)

Non è il primo episodio, una scritta analoga era già apparsa sul muro di casa della famiglia. La madre: "Ciò che sta accadendo in tanti casi in Italia è amplificato anche da politici come Salvini". Il ministro: "Capisco il dolore, ma si rispetti la domanda di legalità"

Una scritta razzista e minacciosa, seguita da una svastica disegnata al contrario, è apparsa sul muro di casa di una coppia che ha adottato un ragazzo africano, a Melegnano, in provincia di Milano. "Ammazza al negar": "ammazza il negro" è la frase abominevole scoperta lo scorso lunedì mattina, 11 febbraio, ma resa nota soltanto oggi. Accanto alle scritte è stata disegnata una svastica ma al contrario. Le indagini sono coordinate dalla Procura a Lodi. Il procuratore Domenico Chiaro, ha precisato che"per ora, visto tutto, le indagini sono orientate a 360 gradi".

La madre: "E' anche colpa di Salvini"

"Quello che sta accadendo in tanti casi oggi in Italia è amplificato anche da politici come Salvini". Lo ha detto Angela Bedoni, madre di Bakary, commentando le scritte razziste comparse nel suo cortile. "Il problema è che l'immigrazione non è un problema", ha aggiunto. "Bisogna non chiudere i porti, ma costruire ponti. Spero che a livello politico nazionale arrivi una condanna su quello che è successo a noi", ha aggiunto ancora la donna. "Il decreto sicurezza - osserva - oggi mette in difficoltà molte persone. Ed è anche una questione di cultura. È importante capire cosa è successo in Italia prima del '45 e oggi", conclude.

La replica di Salvini

Immediata la replica delministro dell'Interno: "Io rispetto il dolore di una mamma, abbraccio suo figlio e condanno ogni episodio di razzismo", dice il vicepremier che aggiunge: "La signora rispetti la richiesta di sicurezza e legalità che arriva dagli italiani, che io concretizzo da ministro". "Bloccare gli scafisti e i loro complici, fermare l'immigrazione clandestina, assumere poliziotti, installare telecamere ed espellere i criminali è semplicemente giustizia, non è razzismo o tantomeno fascismo", prosegue il leader della Lega. 

Il caso

E' stata la coppia, un educatore e la sua compagna, a trovare la scritta sul muro perimetrale di casa. Non si tratta, inoltre, del primo episodio in quanto una scritta analoga ("Pagate per questi negri di m...") era già apparsa sempre sul muro di casa della famiglia, che ospita da due anni, e infine ha adottato, un 22enne senegalese. La coppia ha sporto denuncia: sono in corso le indagini dei carabinieri.

La zia del ragazzo: "Mi piacerebbe vederli in faccia"

"Mi piacerebbe vedere in faccia gli autori di queste scritte - ha affermato la zia dal giovane -, li guarderei volentieri negli occhi. Mio nipote è sempre stato da tutti una persona ben voluta e non capisco quindi da cosa possa nascere questa cosa. Non credo in una ritorsione personale". La donna ha ricordato anche come altre scritte che sono comparse nella via, di analogo tenore, sembra possano essere state scritte dalla stessa mano. "Queste scritte disturbano, speriamo che si trovino i responsabili", ha aggiunto la zia del ragazzo. "Ci auguriamo che questa storia finisca presto - ha detto - sono preoccupata per questa situazione. Mio nipote è provato dalla situazione essendo anche timidissimo e queste scritte, per come è lui, non si giustificano. Notiamo che non sono nemmeno in dialetto melegnanese". Secondo quanto sottolineato, infatti, da diversi melegnanesi che hanno visto le scritte, nel dialetto locale si dice "el negher" e non "al negar" e quindi l'autore è probabilmente una persona non originaria di Melegnano.

Sindaco Sala: "Gesto da condannare"

"Io non posso che condannare: per me è anche più facile farlo, perché le mie posizioni sono chiare, vediamo se lo condannano tutti". Lo ha sottolineato il sindaco di Milano Giuseppe. "È un po' triste continuare a dover commentare atti del genere - ha aggiunto Sala -. È certo che in questo momento la tensione è alta e ci sono troppi proclami anche da parte della politica, che aizzano un certo tipo di pancia nei cittadini. La condanna va bene, ma bisogna anche dare l'esempio e credo che dall'esempio qualcosa possa cambiare". Accanto alle scritte razziste è stata disegnata anche una svastica: "La legge c'è, bisogna veramente farla rispettare. Non so se fare un appello alla magistratura, ma mi pare veramente il momento in cui i dettami delle nostre leggi costituzionali sull'apologia di fascismo andrebbero fatte rispettare con estrema durezza", ha concluso il sindaco.

Nicola Fratoianni: "Polizia intervenga"

"A Melegnano in provincia di Milano, a una settimana dalle minacce razziste, nuove scritte e nuove minacce sotto casa contro la famiglia che ha adottato un ragazzo di origine senegalese. 'Ammazza il negro' il nuovo slogan. È ora, forse, che le forze dell'ordine individuino il responsabile o i responsabili di questa schifezza, nonostante il ministro degli Interni impieghi tutto il suo tempo a dare addosso ai poveri cristi e ad abbaiare contro le Ong che salvano vite nel Mediterraneo". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare di Liberi e Uguali.

Giuseppe Civati: "Gesto abominevole"

"Un fatto abominevole - dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile -. Non riesco a trovare altro modo per definire quanto accaduto a Melegnano, in provincia di Milano, a una famiglia che ha adottato un ragazzo senegalese. La svastica e le minacce ci fanno tornare indietro, agli anni peggiori del razzismo. Non si deve sottovalutare un fatto del genere, non si può ridimensionarlo come una notizia di cronaca. È ormai chiaro, e lo diciamo da tempo, che in Italia sta montando una mare di intolleranza da contrastare a ogni livello: politico, sociale e culturale", conclude Civati.

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