Safer Internet Day, presentata a Milano la ricerca sul cyberbullismo

Lombardia
Foto di archivio (Getty Images)

Dalla ricerca emerge un rapporto controverso tra adolescenti e web: i giovani si sentirebbero persi se fossero privati dei social, ma ne riconoscono gli effetti negativi sulle loro vite 

Impauriti dai social, ma incapaci di farne a meno. Questa la fotografia degli adolescenti italiani scattata da una ricerca svolta da Telefono Azzurro e Doxa Kids in occasione del Safer Internet Day 2019. Condotta su un campione di 611 giovani tra i 12 e i 18 anni, l'indagine evidenzia un rapporto controverso tra adolescenti e web. Il 43% dei ragazzi e ben il 53% delle ragazze si sentirebbe ansioso, agitato o perso se fosse privato per una settimana dei social. Allo stesso tempo, tuttavia, il 46% degli adolescenti ritiene che i social abbiano effetti negativi: facilitano il bullismo, diffondono pettegolezzi o contenuti violenti e producono discriminazione.

I dati della ricerca

Dalla ricerca emerge come il rapporto tra i giovani e il web sia innanzitutto di grande assiduità: il 60% degli intervistati dichiara di passare più di due ore al giorno su social e chat, mentre il 4% è costantemente connesso. Solo il 35% vi trascorre un'ora o meno al giorno. Tra gli aspetti negativi dei social, il 33% ritiene che distraggano dallo studio e dalla vita reale, il 29% sottolinea la mancanza di contatto personale e il 28% ritiene che causino dipendenza. Il 22% dei ragazzi intervistati sostiene poi che i social facilitino il bullismo, il 20% teme gli adescatori, mentre per il 33% il rischio è l'alter ego: l'illusione di avere molti amici e una visione poco realistica della realtà. Per il 22%, il problema è la privacy: i social possono rovinare la reputazione, c'è il rischio di condivisione senza consenso. Incontrare online contenuti negativi succede al 66%. Le esperienze dirette coinvolgono invece quasi 6 ragazzi su 10 degli intervistati: il 34% riceve messaggi di estranei, percentuale che sale al 44% per le ragazze. Al 7% è capitato di ricevere foto provocanti, l'11% nel caso delle ragazze.

Gli aspetti positivi

Non è tutto nero. Per i ragazzi i social aiutano a restare connessi con amici e famiglia, a trovare persone nuove o che ci assomigliano, fanno sentire meno soli, connettono con abitudini e culture di tutto il mondo: un effetto positivo rilevato dal 75% degli intervistati, che diventa l'81% se consideriamo solo le ragazze fra i 15 e i 18 anni. Molto chiara la richiesta di intervento agli adulti per una maggiore sicurezza dei ragazzi online, con il 47% del campione che vorrebbe che sui social fossero bloccati contenuti pornografici o violenti.

Un protocollo per far fronte al problema

I risultati dello studio sono stati presentati lunedì 4 febbraio nella sede della Regione Lombardia all'evento 'Have your say!', durante il quale il Ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, e il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, hanno siglato un protocollo d'intesa per la promozione di azioni comuni volte all'educazione digitale, al contrasto al bullismo e cyberbullismo e ad ogni forma di dipendenza da droghe e alcool. "La collaborazione con partner strategici come Telefono Azzurro è fondamentale. Quella siglata oggi è una intesa importante perché guarda all'interesse dei nostri ragazzi, alla loro tutela, al rispetto dei loro diritti, anche in Rete" ha spiegato Bussetti. Alla mattinata hanno partecipato anche il governatore lombardo Attilio Fontana e numerosi studenti.

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