Varese, vasto incendio sul monte Martica: bruciati 100 ettari di bosco

Lombardia
Il rogo che ha già distrutto 100 ettari di bosco sul monte Martica (ANSA)

È stato costituito un presidio di uomini e automezzi per proteggere Alpe Cuseglio mentre i vigili del fuoco stanno operando per domare le fiamme. Non si esclude l'ipotesi dolosa. LA FOTOGALLERY

Bruciati oltre 100 ettari di bosco nel Varesotto. Un vasto incendio, alimentato dal forte vento, si è sviluppato sul monte Martica a partire dal pomeriggio del 3 gennaio. Per cercare di domare il rogo i vigili del fuoco di Varese hanno lavorato tutta la notte, insieme agli specialisti del nucleo Sapr, sistemi aeromobili a pilotaggio remoto. Complessivamente sono oltre 150 gli uomini di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali e Croce Rossa impegnati. Ancora da accertare le cause del rogo, ma non si esclude l'ipotesi dolosa. In Valganna, dove è stata allestita la sala operativa, ha fatto un sopralluogo anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che abita in zona.

Sul posto stanno operando un Canadair e tre elicotteri 

Gli operatori hanno effettuato una mappatura dettagliata dei fronti, mentre i vigili del fuoco stanno proseguendo le operazioni di spegnimento. Sul posto stanno operando un Canadair e altri tre mezzi aerei, tra cui due elicotteri del servizio antincendio regionale. Costituito un presidio con uomini e automezzi a protezione della località Alpe Cuseglio, dove le fiamme potrebbero minacciare un gruppo di abitazioni.

Fontana: "Disastri come questo non devono più ripetersi"

Sul posto è arrivato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha raggiunto il centro di coordinamento dei vigili del fuoco. "C'è un incendio molto esteso", ha spiegato il governatore. "Disastri come questo non devono più ripetersi. Attiveremo un Tavolo con i proprietari di questi terreni, per lo più privati cittadini, affinché si effettui una manutenzione e continua pulizia dei boschi, a partire dalle sterpaglie, che sono tra le principali cause dei roghi". Il presidente Fontana, dopo la visita alla sala operativa, ha proseguito il sopralluogo sulla montagna, sottolineando come la pulizia boschiva sia fondamentale, considerati gli ormai consolidati mutamenti climatici: "Un tempo a gennaio, in queste zone - ha affermato - aveva già piovuto o nevicato tanto e l'intervento dell'uomo non era necessario, ora le cose sono cambiate. Le sterpaglie secche e le alte temperature notturne non hanno, infatti, ancora consentito di spegnere l'incendio". Oltre a Fontana sono presenti anche il presidente del parco regionale del Campo dei Fiori Giuseppe Barra e il consigliere regionale Giacomo Cosentino.

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