Aggressione a Niccolò Bettarini, il legale: "Col teste uscirà verità"

Lombardia
Foto di Archivio (Agenzia Fotogramma)

Il PM Elio Ramondini ha chiesto 10 anni di carcere per i quattro imputati al pocesso. Il legale di Niccolò Bettarini: "Il mio assistito parlerà in udienza e così tutti apprenderanno quel che è realmente successo"

"Adesso tutti sapranno finalmente la verità su quanto accaduto lo scorso 1 luglio, giorno in cui Niccolò Bettarini ha seriamente rischiato di morire". Sono le parole dell'avvocato Alessandra Calabrò, legale di parte civile del 20enne figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura. Domani, giovedì 20 dicembre, il ragazzo testimonierà, assieme a tre amici, nel processo abbreviato a carico dei quattro giovani finiti in carcere per averlo aggredito a calci, pugni e coltellate e accusati di tentato omicidio (LEGGI QUI).

Le dichiarazioni

"Il mio assistito è a completa disposizione dell'autorità giudiziaria per l'accertamento definitivo dei fatti. Domani parlerà in udienza e così tutti apprenderanno quel che è realmente successo. Inoltre, verrà anche ascoltato il perito nominato dal giudice e si conoscerà l'esito della perizia sulla cartella clinica di Bettarini. Il recente provvedimento da parte della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, presieduta dal giudice Fabio Roia, che ha deciso di applicare per due anni la sorveglianza speciale a Davide Caddeo, uno dei quattro imputati nel processo per il reato di tentato omicidio aggravato, perché ritenuto soggetto socialmente pericoloso, evidenzia la sua indole delinquenziale e la sua abituale condotta criminosa".

La richiesta del PM

Il PM Elio Ramondini ha chiesto 10 anni di carcere per i quattro imputati (LEGGI QUI) e il giudice ha deciso di disporre una perizia sull'entità delle lesioni subite dal ragazzo e anche di ascoltare in aula Niccolò e altri tre giovani che erano fuori dalla discoteca Old Fashion quel mattino.
 

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