Madesimo, morì sotto valanga sciando sul Canalone: due a giudizio

Lombardia
Immagine d'archivio (Getty Images)
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Per la morte dell’imprenditore Paride Cariboni sono stati rinviati a giudizio Marco Garbin, bellunese di 59 anni, e Gualtiero Colzada, 52enne di Novate Mezzola 

Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Sondrio ha stabilito che per la morte dell’imprenditore Paride Cariboni dovrà essere rinviato a giudizio Marco Garbin, bellunese di 59 anni, e Gualtiero Colzada, 52enne di Novate Mezzola, provincia di Sondrio, come richiesto dalla Procura. Cariboni, proveniente da una famiglia di costruttori edili di Colico, provincia di Lecco, morì sotto a una valanga il 13 febbraio 2016, sul celebre percorso fuoripista detto 'Canalone' del comprensorio sciistico di Madesimo, in provincia di Sondrio. Garbin all’epoca dei fatti era il direttore tecnico della ski-area della Valchiavenna mentre Colzada aveva il ruolo di soccorritore nello stesso comprensorio.

L'accusa

Entrambi sono accusati di omicidio colposo in concorso con la vittima. Cariboni infatti non aveva utilizzato l’apparecchiatura di sicurezza Artva che rende possibile la geolocalizzazione della persona che la indossa, e garantisce quindi un intervento immediato da parte dei soccorritori. Il 34enne, rimasto troppo a lungo sotto la neve, morì per asfissia. Secondo gli inquirenti all’origine della tragedia vi furono anche diversi errori umani: l’aver sottovalutato lo stato della neve, resa instabile da abbondanti precipitazioni, e il non aver dato seguito al bollettino di allarme lanciato dall’Arpa, che indicava una possibilità elevata di distacco valanghe.

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