Confermato per Fabrizio Corona l'affidamento terapeutico: niente carcere

Lombardia
Immagine d'archivio (ANSA)

Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto la richiesta di revoca, avanzata dalla Procura generale a seguito di presunte violazioni delle prescrizioni 

Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto la richiesta di revoca dell’affidamento terapeutico concesso a Fabrizio Corona, avanzata dalla Procura generale. La misura è stata quindi confermata, e Corona non dovrà tornare in carcere. I magistrati infatti hanno dato una valutazione positiva al percorso intrapreso dall’ex agente fotografico, ravvisando una piena adesione da parte di Corona al programma “trattamentale e terapeutico” concordato.

L'affidamento terapeutico

Il programma consiste nel frequentare una volta alla settimana lo Smi, il Servizio multidisciplinare integrato, e in una serie di prescrizioni ulteriori, tra cui effettuare controlli medici e psicologici, colloqui con l'Uepe, l'Ufficio per l'esecuzione penale esterna, e tornare a casa alle 23.30 e rimanervi fino alle 7 del mattino.

Le presunte violazioni

La Procura generale di Milano aveva individuato diverse violazioni alle prescrizioni previste in una serie di comportamenti dell’ex agente fotografico, fra cui un’apparizione televisiva durante la quale Corona aveva avuto un litigio con Ilary Blasi. Per la Procura le presenze in tv non potevano rientrare nell’autorizzazione generale che Corona ha per svolgere il suo lavoro. Nel provvedimento di oggi si legge però che il commissariato di polizia Garibaldi ha rimarcato il rispetto di prescrizioni e orario e che Corona si è sempre rapportato correttamente con la polizia di stato delegata ai controlli. Inoltre, si legge nell'atto, molte delle violazioni contestate sono già state sanzionate con varie diffide.

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