Milano, uccise la ex fidanzata: pena ridotta di un anno

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

L'omicidio si sarebbe consumato al culmine di una lite avvenuta nella casa dell'uomo, a Magnago in provincia di Milano, dove i due vivevano assieme 

E' stata ridotta da 16 a 15 anni di carcere la condanna con rito abbreviato di Arturo Saraceno, 35enne imputato per aver ucciso a coltellate, nel maggio del 2016, l'ex fidanzata Debora Fuso, 25 anni, di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. L'omicidio si sarebbe consumato al culmine di una lite avvenuta nella casa dell'uomo, a Magnago in provincia di Milano, dove fino a qualche settimana prima i due vivevano assieme.

Il processo

La corte d'assise d'appello di Milano ha deciso di ridurre la pena all'uomo, dopo che in primo grado erano già cadute due aggravanti contestate, tra cui quella della crudeltà. La Procura di Busto Arsizio, infatti, aveva chiesto per l'imputato una condanna a 30 anni, ma il Gup nell'ottobre del 2017, facendo cadere le aggravanti, aveva portato la pena a 16 anni. Oggi per Saraceno, difeso dai legali Daniele Galati e Cesare Cicorella, l'ulteriore riduzione della pena di un anno. Saraceno potrà chiedere la libertà vigilata dopo aver scontato tre anni di carcere. La Procura non aveva presentato appello per chiedere un aumento della condanna e oggi il sostituto procuratore Nunzia Ciaravolo, ha chiesto la conferma dei 16 anni di carcere. La corte spiegherà le ragioni della riduzione della pena nelle motivazioni che saranno depositate tra 90 giorni.

La delusione dei familiari della vittima

Già dopo la sentenza di primo grado il padre della vittima aveva manifestato tutta la sua delusione per il verdetto e in particolare per l'entità della pena: "Oggi nella giustizia non credo più - aveva detto - questa è l'Italia e la mia famiglia lo ha toccato con mano, sono davvero deluso e arrabbiato".

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