'Ndrangheta, 8 arresti a Milano per omicidi di membri del clan

Lombardia
Foto di Archivio

Otto persone sono state arrestate perché accusate degli omicidi di Carmelo Novella, Antonio Tedesco e Rocco Stagno, ritenuti appartenenti alla "locale" di Seregno-Giussano e uccisi tra il 2008 e il 2010 

I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Milano questa mattina, martedì 30 ottobre, hanno arrestato otto persone accusate degli omicidi di Carmelo Novella, Antonio Tedesco e Rocco Stagno, tutti ritenuti appartenenti alla "locale" di Seregno-Giussano e uccisi tra il 2008 e il 2010 tra le province di Milano e Como. I provvedimenti fanno riferimento ad un'indagine del Ros, che nell'aprile del 2011 aveva portato il Gip del tribunale di Milano ad emettere un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti ritenuti responsabili di associazione mafiosa, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, sottrazione e occultamento di cadavere. Nel 2013, con una storica sentenza sulla presenza della mafia calabrese al nord, erano stati inflitti 15 ergastoli per i tre omicidi. In appello erano state poi confermate 13 condanne di carcere a vita.

Le indagini

Le indagini, grazie anche alle dichiarazioni di Antonino Belnome, collaboratore di giustizia e capo della locale di 'ndrangheta di Giussano, avevano consentito di accertare che l'omicidio di Carmelo Novella, capo della Lombardia, era avvenuto per bloccare il suo tentativo di emancipazione dalla "Provincia" reggina, mentre quelli di Tedesco e Stagno erano da ricondurre alle dinamiche conflittuali interne alla locale di Guardavalle (Catanzaro).

Il processo

I provvedimenti sono scattati all'esito del processo di secondo grado, seguito al rinvio a giudizio deciso dalla Cassazione nel febbraio 2016. La Corte d'Assise d'Appello ha confermato la condanna all'ergastolo nei confronti di otto dei nove imputati, ovvero Rocco Cristello, Francesco Cristello, Francesco Elia, Claudio Formica, Leonardo Prestia, Massimiliano Zanchin, Christian Silvagna e Sergio Sestito. La nona condanna, infitta a Domenico Tedesco, è stata convertita dall'ergastolo a 12 anni di reclusione. Inoltre, la Corte ha ridotto o cancellato per gli otto condannati la misura dell'isolamento diurno in carcere, a causa della prescrizione di alcune delle imputazioni. A conclusione del processo, ritenuto sussistente il concreto pericolo di fuga, i magistrati hanno fatto scattare le misure cautelari messe in atto questa mattina.

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