Lodi, per i bambini stranieri esclusi dalla mensa raccolti 60mila euro

Lombardia
Foto di archivio (Getty Images)

Le donazioni, arrivate da oltre due mila persone, sono state sospese oggi, in attesa dell’esito del ricorso presentato al tribunale di Milano 

Con il contributo di oltre due mila persone, il Coordinamento Uguali Doveri, nato per offrire solidarietà agli extracomunitari di Lodi in protesta contro il nuovo regolamento comunale che impedisce a centinaia di bambini stranieri di utilizzare la mensa e gli altri servizi, beneficiando di tariffe agevolate, ha raccolto 60 mila euro. Le donazioni sono state per ora sospese, in attesa dell’esito del ricorso che è stato presentato al tribunale di Milano. Stefano Caserini, esponente della minoranza in consiglio comunale a Lodi con la lista 110&Lodi e componente del Coordinamento ha, infatti, affermato: "Noi tutte minoranze in consiglio comunale, con le associazioni Asgi e Naga, abbiamo promosso e stiamo sostenendo un ricorso non al Tar, come è stato erroneamente detto ma al tribunale di Milano contro il regolamento considerato ‘discriminatorio ai sensi del diritto nazionale e/o del diritto Ue’. Questo ricorso verrà analizzato - prosegue Caserini - in breve tempo e quindi la raccolta fondi è stata sospesa perché ci aspettiamo che il tribunale accolga il ricorso e blocchi il regolamento: fino a quel momento i fondi saranno sufficienti”.

Le dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio

 “I bambini non si toccano! Se alcuni genitori non si comportano bene si multino loro, non i loro figli. Questo Stato sarà sempre dalla parte dei bambini”. Lo dice Luigi Di Maio parlando, su Instagram, del caso scoppiato a Lodi. “Sono contento perché gli italiani hanno risposto dando prova della loro grande solidarietà e del loro grande cuore, alla faccia di chi si diverte a dipingerli in altra maniera. - prosegue - Parlero' con il ministro Bussetti che ha già detto che si troverà una soluzione. E vi assicuro che sarà così".

I motivi della protesta

A far scoppiare la protesta degli extracomunitari è stata un’ordinanza della sindaca leghista Sara Casanova che ostacola l’accesso alle agevolazioni per i servizi scolastici ai figli di stranieri. La delibera risale al 2017 e modifica le regole per beneficiare delle tariffe agevolate per la mensa scolastica e l’autobus. A partire dall’anno scolastico 2018-2019, i genitori nati fuori dall’Ue, per poter usufruire dei benefici, devono presentare, oltre all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, un’ulteriore documentazione per attestare la propria nullatenenza nel Paese d’origine. Questi documenti, a volte, risultano difficili da reperire, e anche quando, ci si riesce, non sempre vengono ritenuti completi. Senza le agevolazioni queste famiglie vengono inserite nella fascia economica più alta e sono costrette a sostenere spese che non possono permettersi.
 

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