Milano, accusata di non portare il velo: scoppia la rissa, 4 fermati

Lombardia
Immagine d'archivio (ANSA)
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Lei, fidanzata italiana di un egiziano, è stata definita "peccatrice" da un connazionale del compagno. Le accuse sono sfociate in rissa con coltello 

"Con te non parlo perché non porti il velo e vivi nel peccato". È questa la frase, pronunciata nei confronti di una donna italiana, compagna di un egiziano di 25 anni dal quale aspetta un bimbo, che sabato sera a Milano ha scatenato una rissa finita a coltellate.

Gli insulti e la rissa

Protagonisti della lite, un 32enne egiziano, portiere di uno stabile in via Crespi, e altri tre connazionali. Tutti e quattro  sono stati soccorsi e medicati e poi arrestati dai carabinieri. La vicenda è accaduta ieri sera, intorno alle 21.40 davanti al portone dello stabile dove il 32enne stava prestando servizio. A causare la rissa, da una prima ricostruzione, sarebbe stato proprio il custode che, vedendo passare la donna insieme al compagno egiziano e priva di velo, l'avrebbe ricoperta di insulti. Alle offese,  il fidanzato della "colpevole e peccatrice", (parole usate dall'ingiurioso) si è scagliato contro il custode con calci e pugni per poi tirare fuori un coltello.

Quattro feriti

Alla rissa si sono aggiunti in seguito il cognato 38enne della ragazza e un amico del portiere di 22 anni. La colluttazione è terminata con il trasporto del custode all'ospedale Fatebenefratelli, per ferite da arma da taglio al torace e all'addome. L'amico 22 enne invece è stato portato al Policlinico per una lieve ferita al volto. Anche i due fratelli, dileguatisi subito dopo l'arrivo del 118, sono rimasti lievemente feriti. Il 38 enne è stato medicato nei pressi della stazione della metropolitana di Turro da alcuni operatori di un'ambulanza, mentre il fratello 25enne, colui che avrebbe tirato fuori il coltello (non ancora ritrovato), si è recato con la compagna all'ospedale di Sesto San Giovanni per cure mediche.

I precedenti

Il 25enne, ritenuto il principale protagonista della vicenda e già con precedenti per evasione, resistenza e violenza con lesioni al pubblico ufficiale, era già stato arrestato l'anno scorso per rissa. Anche la donna, al momento all'ottavo mese di gravidanza, risulta avere precedenti per violenza e resistenza. Secondo il portiere dello stabile, lei stessa avrebbe inventato l'accusa di non indossare il velo. I quattro egiziani, tutti regolari, verranno processati per direttissima.

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