Milano, neonato morto in casa della babysitter: disposta autopsia

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)
ambulanza

La bambinaia rimane, al momento, l'unica indagata. Solo gli esami sul corpicino del piccolo stabiliranno se si sia trattato di morte per rigurgito o Sids, la cosiddetta morte in culla

Tragedia nel pomeriggio di venerdì 5 ottobre in un appartamento di largo Gelsomini, in zona Giambellino, a Milano. Un neonato di appena 45 giorni di vita perde i sensi. La baby sitter, che in quel momento è alle prese con il gemellino, anche lui affidato alle sue cure, va nel panico. Chiama il 118 ma, quando i sanitari arrivano sul posto, il piccolo è in condizioni disperate e già in arresto cardiaco. I trenta minuti di rianimazione e la corsa all’ospedale Buzzi sono inutili perchè il neonato muore prima ancora di arrivarci.

La donna che lo aveva in custodia, una 33enne peruviana, è ora indagata per omicidio colposo. L'iscrizione è un atto dovuto, resosi necessario per poterla interrogare con l'assistenza di un difensore nell'immediatezza dalla tragedia.
Secondo i primi accertamenti, sembra che il bebè non mostrasse segni di violenza sul corpo, dunque la morte sarebbe avvenuta per cause naturali, forse per rigurgito. Sulla vicenda, il pm, Cristian Barilli, ha aperto un'indagine per accertare, oltre alle cause della morte del piccolino, anche a che titolo la babysitter si occupasse dei due gemellini.
Intanto, per il neonato defunto, a poche ore dalla sua morte, è stata organizzata una veglia funebre in via Bolla.

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