Dopo aver ampliato la lista di mete extra UE raggiungibili con corridoi turistici Covid-free, vengono per chi è in possesso di green pass anche le limitazioni imposte per poter viaggiare tra un Paese e l’altro dell’Unione Europea. Di cosa si tratta? Ne parliamo nella rubrica di Sky Tg24 Viaggi Sicuri.
Cambiano le regole per viaggiare in Europa. Non sono più in vigore limitazioni basate sul sistema delle mappe colorate, ma ciò che conta oggi per potersi spostare tra un Paese e l’altro dell’Unione Europea è il green pass. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Che cos’è il green pass europeo
Il green pass europeo – o EU digital Covid certificate – è la certificazione che si ottiene in uno di questi tre casi:
- Il completamento del ciclo vaccinale
- Il risultato negativo a un test molecolare o antigenico
- La guarigione dal coronavirus
Quanto dura il green pass europeo
L’EU digital Covid certificate ha durate differenti a seconda della tipologia di certificazione:
- Ha una durata di 9 mesi a partire dalla somministrazione dell’ultima dose della vaccinazione primaria. Durata che, nel caso ad esempio di Moderna e Pfizer, si traduce in 270 giorni dalla seconda dose; nel caso di Johnson&Johnson in 270 giorni dall’unica somministrazione ricevuta. La durata di validità di 9 mesi non vale per chi ha effettuato la terza dose.
- Il green pass ottenuto per guarigione ha una durata, invece, di 6 mesi.
- Per quanto riguarda i test, la durata del tampone molecolare resta invariata a 72 ore. A cambiare è quella del test antigenico, che passa da 48 a 24 ore.
Libertà e limitazioni
Chi è in possesso di un green pass europeo valido non dovrebbe essere soggetto a limitazioni o restrizioni, come la quarantena o la necessità di effettuare un ulteriore tampone. In ogni caso, però, si raccomanda di consultare la pagina dedicata al Paese che si intende visitare, sul sito della Farnesina Viaggiare sicuri.
Chi è privo della certificazione europea valida, invece, è tenuto a rispettare le regole in vigore in ciascun Paese all’arrivo e poi alla partenza: nel caso del ritorno in Italia ad esempio vi è l’obbligo di sottoporsi a isolamento fiduciario di 5 giorni.