Viaggiare in aereo continua a essere una delle soluzioni preferite da molti turisti. Quali sono le norme anti-Covid da rispettare quando si parte? Ma soprattutto in che modo poter chiedere un rimborso in caso di contagio o di annullamento del volo? A queste e ad altre domande sul tema cerchiamo di rispondere nella rubrica Viaggi Sicuri.
A cambiare nell’ultimo anno e mezzo non sono state solo le nostre abitudini di vita, ma anche il modo di viaggiare a cui tutti siamo stati abituati prima che scoppiasse la pandemia. Prenotare un viaggio è oggi più impegnativo, poiché i fattori da prendere in considerazioni sono molteplici, dalla sicurezza alla situazione epidemiologica del Paese o della Regione che intendiamo visitare, fino alle misure anti-Covid da adottare negli spostamenti e sul luogo raggiunto.
Le norme di comportamento anti-Covid da adottare in aereo
Tra i mezzi di trasporto preferiti da molti turisti continua a esserci l’aereo. Chi viaggia è opportuno che si tenga aggiornato in merito alle normative in vigore nel Paese di destinazione e alle linee guida nazionali o internazionali da rispettare sui velivoli. Deve indossare correttamente la mascherina in aeroporto e per tutta la durata del volo, e rispettare alcune buone norme anti-contagio, come:
- Il lavaggio frequente delle mani
- L’uso di gel igienizzante
- Il rispetto della distanza sociale
- La sanificazione delle varie superfici, mediante spray o salviette specifici
Misure da adottare per chi arriva in Italia in aereo
Coloro che desiderano entrare nel territorio nazionale, per una qualsiasi durata di tempo, devono obbligatoriamente presentare in fase di imbardo una delle certificazioni verdi Covid-19, secondo quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute del 18 giugno 2021. A dover rispettare tale obbligo sono i turisti – o i cittadini italiani residenti all’estero – provenienti da uno dei seguenti territori:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Cipro
- Croazia
- Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia)
- Estonia
- Finlandia
- Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo)
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Lettonia
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo)
- Polonia
- Portogallo (incluse Azzorre e Madeira)
- Repubblica Ceca
- Romania
- Slovacchia
- Slovenia
- Spagna (inclusi territori nel continente africano)
- Svezia
- Ungheria
- Islanda
- Norvegia
- Liechtenstein
- Svizzera
- Andorra
- Principato di Monaco
L’elenco è soggetto a variazione e per tenersi aggiornati è consigliabile consultare la pagina dedicata sul sito dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Come chiedere il rimborso del biglietto aereo
Le compagnie aree per adeguarsi all’emergenza hanno adottato delle politiche di cancellazione più flessibili, che possono variare da operatore a operatore.
- In caso di volo cancellato
Qualora il volo dovesse essere cancellato o se le normative in vigore, disposte dalle singole Autorità, non consentissero la partenza, il passeggero ha diritto a ricevere un rimborso totale del biglietto oppure un voucher di pari importo spendibile entro i 18 mesi successivi. Ciò che non è previsto è una compensazione pecuniaria (in aggiunta al valore del biglietto), poiché l’emergenza non è sotto il controllo delle singole compagnie aeree, ma è una circostanza straordinaria.
- In caso di contagio
Il diritto al rimborso è valido anche per chi è impossibilitato a partire perché positivo al Covid-19 o perché è stata disposta nei propri confronti la quarantena con sorveglianza attiva.
In tutti i casi sopracitati, è necessario inviare la richiesta di rimborso alla compagnia aerea o al tour operator che ha gestito la prenotazione.