Itinerari da re, tra le Residenze Sabaude con i Royal Community Tour

Torino, Agliè, Bra, Govone, Moncalieri, Racconigi, Rivoli, Venaria Reale e Nichelino protagonisti di una iniziativa di promozione turistica che coinvolge in modo attivo i cittadini. Un progetto che punta a rafforzare il legame tra comunità e territorio, valorizzando i borghi sorti nei secoli intorno alle Residenze Reali Sabaude, patrimonio UNESCO dal 1997. Quelle antiche dimore che raccontano l’eredità della dinastia dei Savoia, tra fasti di corte e segreti di palazzo, non sono più meri “spazi-gioiello” da contemplare e visitare ma diventano “luoghi vissuti e da vivere”. Come? Grazie a un’intuizione semplice ma estremamente efficace: affidare agli abitanti un ruolo attivo di ambassador di destinazione. Ecco allora che ad Agliè due ex dipendenti Olivetti riportano in vita i ricordi della giornata in fabbrica, a Bra un macellaio racconta la storia della celebre salsiccia cruda e dell’omonima confraternita mentre a Pollenzo un gruppo di anziane apre le porte di una cantina da cui accedere ai resti di un antico anfiteatro romano. Si chiamano Royal Community Tour e rientrano nella nuova strategia di valorizzazione delle 16 Residenze Reali Sabaude e dei loro territori. Ogni Residenza è il punto di partenza per un’esperienza completa, che unisce cultura, natura e tradizione. Non semplici visite guidate, ma veri e propri viaggi nel tempo, raccontati da chi quei luoghi li abita e li conosce davvero. I locals si trasformano in focus fondamentale dell’esperienza di viaggio: attraverso i loro occhi e le loro storie i visitatori possono sperimentare il valore vero del territorio, di cui il cittadino diventa faro e testimone. Ne parliamo con Domenico Carretta, Assessore Sport, Grandi Eventi, Turismo e Tempo Libero Città di Torino. Assessore Carretta, cosa sono i Royal Community Tour e come nascono? I Royal Community Tour sono una delle iniziative più significative nate dalla nuova strategia di valorizzazione che abbiamo lanciato con Italian Royal Experience, che mira a ridefinire il posizionamento delle Residenze Reali Sabaude, Patrimonio UNESCO, nel panorama turistico internazionale. Si tratta di itinerari urbani a piedi guidati da professionisti, che rappresentano una modalità innovativa e profondamente inclusiva di vivere le Residenze e i territori circostanti. La loro caratteristica distintiva è quella di mettere i cittadini dei comuni coinvolti al centro della narrazione, trasformandoli in veri e propri Ambassador del territorio con le loro storie e i loro vissuti. Quali gli obiettivi del progetto? L'obiettivo è duplice. Sicuramente intercettare nuovi pubblici grazie a una comunicazione fortemente digitale. In secondo luogo, valorizzare i comuni sede delle Residenze Sabaude, considerandoli luoghi vivi, ricchi di memorie ed emozioni. Infine, offrire ai visitatori un'esperienza autentica e profondamente legata all'identità locale, andando oltre la semplice visita museale. In sostanza, abbandoniamo l'idea di singola residenza-museo per abbracciare quella di un "hub" culturale dinamico, la narrazione da oggettiva diventa soggettiva lasciando che ogni visitatore possa vivere le Residenze a modo proprio, con passeggiate, attraverso la storia o partecipando ad eventi e iniziative. Quale il ruolo delle amministrazioni locali? Questo progetto, con Torino come capofila, finanziato dal Ministero del Turismo attraverso il Fondo per i Comuni a vocazione turistica nei cui territori sono ubicati siti UNESCO, coinvolge diversi Comuni piemontesi e vede anche la collaborazione di diversi attori fondamentali come Turismo Torino e Provincia e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Un lavoro interistituzionale e di squadra che punta a rafforzare i legami tra le Residenze UNESCO e i loro rispettivi territori, incrementandone la visibilità e l'attrattiva a livello nazionale e internazionale. Gli amministratori locali giocano in questo progetto un ruolo chiave, coordinando la selezione e la formazione degli Ambassador, la pianificazione dei percorsi e la promozione delle tante iniziative previste dal piano di comunicazione. Torino è capofila di Italian Royal Experience, un progetto che ridefinirà il posizionamento delle Residenze Reali Sabaude nel panorama turistico internazionale. Quale la visione dietro questa iniziativa? Si tratta di una nuova strategia tesa a rafforzare le contaminazioni e le relazioni tra le Residenze e i loro rispettivi territori, incrementandone la visibilità e l’appeal sul mercato nazionale e internazionale. Italian Royal Experience è il concept che sintetizza questo posizionamento innovativo e punta alla creazione di un’identità distintiva e competitiva per l’intero sistema costituito dalle 16 Residenze Unesco e dai territori pertinenti. Un’identità che vuole rappresentare lo stile italiano legato alla bellezza, all’eleganza, al saper godere dei piaceri della vita: elementi caratteristici fella storia che ha attraversato le diverse dimore. Unire memoria e contemporaneità, passato e futuro, valorizzando i borghi e rafforzando il legame tra comunità e patrimonio culturale. La provincia di Torino e la regione Piemonte apripista per altre realtà d’Italia? Si, lo sarà sicuramente. L'approccio adottato integra Patrimonio UNESCO monumentale come attrattore principale, sviluppo del territorio diffuso e coinvolgimento attivo della comunità locale . Il progetto offre una "nuova strategia" per la gestione e la promozione dei siti seriali complessi e del patrimonio culturale in generale, rendendolo di fatto un modello replicabile per altri sistemi di beni culturali diffusi in Italia, come i parchi archeologici, i circuiti di castelli o i paesaggi culturali UNESCO.

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Itinerari da re, tra le Residenze Sabaude con i Royal Community Tour

Costanza Ruggeri