The Best Chef Awards, trionfa Rasmus Munk: il danese che vuole trasformare l'aria in cibo

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Il patron dell’Alchemist di Copenaghen si è aggiudicato il gradino più alto del podio davanti alla slovena Ana Roš e all’indiano Himanshu Saini. “La mia speranza è che la gastronomia continui a evolversi oltre l'artigianalità - ha commentato il vincitore ritirando il premio nello studio 90 degli East End Studios di Milano -, diventando uno strumento capace di stimolare conversazioni, sollevare domande e ispirare cambiamenti"

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Per il secondo anno consecutivo è Rasmus Munk a trionfare ai The Best Chef Awards. Con la sua cucina visionaria (che fonde scienza, arte e teatro in un’esperienza immersiva), il patron dell’Alchemist di Copenaghen si è aggiudicato il gradino più alto del podio davanti alla slovena Ana Roš e all’indiano Himanshu Saini. “Non è solo un onore personale, ma il riconoscimento del lavoro straordinario di tutto il mio team - ha commentato il vincitore ritirando il premio nello studio 90 degli East End Studios di Milano -. La mia speranza è che la gastronomia continui a evolversi oltre l'artigianalità, diventando uno strumento capace di stimolare conversazioni, sollevare domande e ispirare cambiamenti. È un privilegio trovarmi accanto a tanti chef brillanti, perché credo che tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere nel plasmare il futuro del cibo".

La "cucina olistica"

Classe 1991, originario di Randers (nella regione dello Jutland), Rasmus Munk è celebre per il suo approccio estremamente innovativo alla cucina e per le sue creazioni culinarie che spesso vanno oltre il semplice concetto di "cibo". Lo chef danese è convinto che i piatti non debbano solo essere gustosi ma debbano anche avere un impatto positivo sull'ambiente e sulla società. Nel 2015 ha aperto il ristorante Alchemist a Copenhagen, raggiungendo in brevissimo tempo la notorietà a livello internazionale per un approccio avanguardistico. Nel 2020 Alchemist, situato in un vecchio cantiere navale nel distretto industriale di Refshaleøen, ha ottenuto due stelle Michelin. Oggi si trova alla quinta posizione della classifica della World's 50Best.

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Trasformare l'aria in cibo

Munk guida con il suo laboratorio gastronomico e centro di innovazione Spora un progetto globale (finanziato da Gates Foundation e Novo Nordisk Foundation) per trasformare la CO₂ in proteine commestibili. Con un budget da oltre 21 milioni di euro, l’iniziativa mira a creare cibi proteici, sostenibili e buoni, capaci di nutrire più di un miliardo di persone e combattere fame e malnutrizione. “La missione di Spora è cambiare il mondo attraverso la gastronomia – scrive lo chef sul suo profilo Facebook -, e credo fermamente che questo progetto abbia il potenziale per farlo”. L’ambizione dichiarata è fornire alimenti proteici a basso impatto ambientale, destinati non soltanto ai mercati avanzati ma anche a comunità vulnerabili dove l’agricoltura convenzionale incontra limiti strutturali. I primi prototipi alimentari potrebbero essere testati dai consumatori entro il 2027. 

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