Vacanze a settembre, sempre più italiani scelgono la “bassa stagione”

Prezzi più contenuti, clima più favorevole e minor affollamento. Secondo i dati dell’Osservatorio di Federturismo Confindustria, settembre sta diventando un mese chiave per l’offerta turistica italiana ed estera. Il mare rimane la destinazione di vacanza per eccellenza, con una preferenza per Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria, ma cresce la passione per la vacanza in quota che registra un +2,2% di pernottamenti con il Trentino-Alto Adige che si classifica regione di punta pronta ad accogliere circa 4 turisti su 10 tra quelli che, alla ricerca di temperature più fresche, contatto con la natura e attività all'aria aperta, scelgono la montagna. Numeri confermati anche da una recente analisi Coldiretti/Ixè che evidenzia come siano 8,5 milioni gli italiani che hanno scelto di approfittare della “basa stagione” per trascorrere almeno parte delle loro vacanze estive nel mese di settembre. Per chi decide di varcare i confini continuano ad essere molto richieste Grecia, Spagna e Nord Europa, sul lungo raggio assistiamo all'exploit del Giappone e alla crescita del Nord e East Africa. Una nuova tendenza, quella delle cosiddette “vacanze fuori stagione”, dovuta alla maggiore flessibilità del lavoro e ai costi più elevati delle destinazioni turistiche nei periodi clou di luglio e, soprattutto, agosto. Ne parliamo con Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria. I dati Federturismo dimostrano un crescente interesse per le vacanze a settembre. Cosa spinge gli italiani a scegliere, sempre più, vacanze “fuori stagione”? Settembre sta diventando un mese chiave per l'offerta turistica italiana ed estera: mostra buone performance, non solo per ragioni di prezzo, ma anche per un clima più favorevole e un desiderio di vacanza lontano dai picchi di affollamento. Si stima che saranno oltre 8 milioni i connazionali in viaggio in questo mese. Sceglieranno le città d’arte, il mare, ma anche le località rurali all'insegna del relax, del contatto con la natura e la buona cucina. È un mese che per i minori costi viene preferito per vacanze più lunghe e rilassanti, anche all'estero, seppur la durata media sia in calo rispetto al passato. Nonostante la tradizionale vacanza estiva di luglio e agosto resti ancora diffusa, negli ultimi anni le abitudini di viaggio stanno cambiando, stiamo assistendo a un numero crescente di prenotazioni nei mesi di spalla, come giugno e settembre, alla villeggiatura stanziale si preferiscono vacanze più brevi e frammentate. Quali le destinazioni più “gettonate”, in Italia e all’estero? Il mare rimane la destinazione di vacanza per eccellenza, con una preferenza per Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria, ma cresce la passione per la villeggiatura in quota che registra un +2,2% di pernottamenti con il Trentino-Alto Adige che si classifica regione di punta pronta ad accogliere i turisti alla ricerca di temperature più fresche, del contatto con la natura e appassionati per le attività all'aria aperta. Per i connazionali che hanno deciso di varcare i confini c'è stata una grande richiesta di Grecia, Spagna e Nord Europa, sul lungo raggio abbiamo assistito all'exploit del Giappone e alla crescita del Nord e East Africa. E per quanto riguarda l’incoming? Quali le città più desiderate dagli stranieri per una vacanza in Italia? La clientela internazionale continua a rappresentare un elemento centrale per l’offerta urbana con un incremento ad agosto delle prenotazioni del 3% rispetto al 2024 e una crescita media complessiva del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Roma, Milano, Firenze e Napoli sono le città d'arte preferite da francesi, britannici e americani . Napoli emerge come una realtà più dinamica anche ad agosto, periodo di bassa stagione per una grande città, ma oltre Roma anche Firenze e Milano mostrano una buona performance con un'occupazione camere del 70%. Secondo i vostri numeri, il 2025 conferma anche il successo delle prenotazioni anticipate… Le prenotazioni registrate dai nostri tour operator evidenziano per la stagione una crescita media dei ricavi del 5% confermando anche quest'anno il successo delle prenotazioni anticipate che consentono un risparmio sulla spesa con il 37% di connazionali che prenota con un anticipo compreso fra i 2 e i 4 mesi e un 19% fra i 4 e i 6 mesi e se possibile fuori dalle rotte turistiche troppo affollate. Prenotare con largo anticipo consente ai turisti di avere una scelta più ampia di destinazioni e strutture ricettive e di risparmiare sui costi dei voli. Più in generale, secondo l’Osservatorio di Federturismo, che estate è stata per il nostro Paese? L’estate 2025 conferma la forza del turismo italiano: nei mesi di punta luglio e agosto sono stati rispettivamente 16 milioni e oltre 18 milioni gli italiani in viaggio, mentre dall’estero continuano ad arrivare flussi in crescita. È un risultato che dimostra l’attrattività del nostro Paese e la capacità delle imprese di rispondere a nuove esigenze di mercato. Ora la sfida è trasformare questo slancio in uno sviluppo strutturale, con investimenti in infrastrutture, formazione e innovazione che ci consentano di destagionalizzare l’offerta e di consolidare la leadership dell’Italia nel turismo mondiale.

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Costanza Ruggeri