"Il sole nero", a Napoli la mostra sulla fotografia africana

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Con il progetto Il Sole Nero, la città si racconta come ponte naturale verso l’Africa e il Sud globale. Visitabile fino al 24 settembre presso le Antisale dei Baroni del Maschio Angioino, l’esposizione tratta la fotografia africana dal periodo delle indipendenze ai giorni nostri, con oltre 250 opere di 44 artisti da tutto il continente. Curata da Simon Njami, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e del Comitato Neapolis 2500

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Napoli si presenta al mondo come città che guarda al futuro attraverso il dialogo culturale. Il progetto Il Sole Nero nasce come piattaforma di scambio tra Napoli e il continente africano, rafforzando il ruolo della città partenopea come crocevia di culture mediterranee e ponte verso il Sud globale. Dall’11 agosto al 24 settembre, le Antisale dei Baroni del Maschio Angioino ospitano un’esposizione di oltre 250 opere di 44 artisti e studi fotografici africani, dal periodo delle indipendenze a oggi. Curata da Simon Njami con Carla Travierso e Alessandro Romanini, la mostra è prodotta da Andrea Aragosa per BlackArt, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, del Comitato Neapolis 2500 e in collaborazione con il Comune di Napoli e le università Federico II e L’Orientale. L’iniziativa prevede anche una fase internazionale, performance musicali e momenti di incontro aperti al pubblico.

A Napoli la mostra "Il Sole Nero"

Fotografia, memoria e nuove geografie culturali

Il Sole Nero partecipa alla ridefinizione del ruolo culturale di Napoli nello scenario internazionale, offrendo uno spazio di confronto, consapevolezza e rigenerazione culturale. La mostra raccoglie in 91 cornici più di 250 opere di 44 artisti e studi fotografici. Tra questi: Omar Said Bakor, N.V. Parek, Malik Sidibé, Mama Casset, Salla Casset, Seydou Keita, Ambroise Ngaimoko, Jean Depara, Maison Osseni. La mostra si potrà visitare tutti I giorni dalle 10 alle 17, chiusa la domenica e nella fascia oraria 13-14. L’accesso alla mostra è gratuito, l’ingresso al Maschio Angioino, invece, è a pagamento. Accanto alla sede napoletana, il progetto prevede una seconda fase internazionale, attuata attraverso la rete degli Istituti Italiani di Cultura, dedicata alla dimensione immateriale, rituale e sonora della relazione tra Napoli e l’Africa..Una conferenza istituzionale, aperta al pubblico, con la partecipazione di Simon Njami ed Enzo Avitabile è prevista il giorno 17 settembre presso gli spazi espositivi del Maschio Angioino a Napoli. "È impossibile parlare dell’Africa. È impossibile parlarne nei termini convenzionali del mondo dell’arte o dell’Accademia. Perché l’Africa, fin dagli albori dei tempi, è fantasia. Un contenitore fantastico in cui ognuno deposita le proprie angosce, paure o desideri", ha detto Simon Njami.

La fotografia africana in mostra a Napoli
"Il Sole Nero"

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