Stiria “on the road”, da Graz a Leibnitz: viaggio nel cuore verde dell'Austria
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Introduzione
Secondo Land austriaco per estensione, la Stiria è coperta per il 60% da foreste, prati, pascoli, frutteti e vigneti: caratteristica che le è valsa il soprannome di "Marca Verde" o "Cuore Verde dell'Austria". Ricca di terme e percorsi escursionistici, è una regione che ha molto da offrire anche agli appassionati di arte, storia, architettura e gastronomia. Il suo capoluogo, Graz (città austriaca seconda solo a Vienna per numero di abitanti), è stato insignito nel 2008 del titolo di "Capitale dei Sapori", il suo centro storico è (dal 1999) patrimonio UNESCO e, dal 2011, la città fa parte del network delle UNESCO Cities of Design.
Quello che devi sapere
Graz, il "centro storico meglio mantenuto dell'Europa centrale"
Il nostro viaggio in Stiria parte proprio da Graz, città che ci conquista con i suoi palazzi barocchi, i tetti di tegole rosse e i cortili rinascimentali. Gotico, Rinascimento, Barocco e Storicismo delle dinastie degli Asburgo convivono l'uno accanto all'altro in quello che è, a tutti gli effetti, il "centro storico meglio mantenuto dell'Europa centrale" (patrimonio UNESCO dal 1999). La Herrengasse è, da sempre, il punto di riferimento della vita pubblica di Graz. Lungo quest'asse principale della città (che collega la Hauptplatz a Jakominiplatz) si trovano alcuni dei suoi cortili più celebri e dei suoi palazzi storici più belli e significativi: dal Landhaus (il parlamento regionale, capolavoro del Rinascimento italiano firmato Domenico dell’Aglio) al Landeszeughas (un tempo il più grande arsenale d’Austria e oggi, con oltre 10mila pezzi originali, la più grande raccolta di armi storiche del mondo). A dominare sul centro di Graz troviamo lo Schloßberg, imponente rocca di dolomia alta 123 metri. Sulla sua cima (raggiungibile a piedi, in funicolare - in funzione dal 1894 e rinnovata nel 2004 con nuove carrozze - o con un ascensore di vetro costruito all’interno della montagna), c’è la Torre dell'orologio, uno dei simboli della città, e la Torre Campanaria che, dal 1688, contiene la Liesl, la più famosa campana di Graz. E per i più temerari, la discesa dal monte è possibile anche tramite The Slide, il più grande scivolo sotterraneo del mondo: lungo 175 metri, conduce alla base dell’ascensore in 40 secondi.

Graz, "City of Design UNESCO"
Lasciamo il centro storico per trasferirci sull'altra sponda del fiume Mur e scoprire il volto di Graz fatto di design hi-tech e architetture avveniristiche. Prima tappa della nostra passeggiata nel quartiere Joanneum è la Kunsthaus, chiamata affettuosamente dai suoi creatori (i britannici Peter Cook e Colin Fournier) "friendly alien" (alieno amichevole). Realizzata nel 2003, anno di Graz Capitale europea della cultura, questa "casa dell'arte", è coperta da una "pelle" di 1.066 elementi di plexiglas e ospita mostre di artisti contemporanei. Risale sempre al 2003 l’isola creata dall’architetto statunitense (di origine italiana) Vito Acconci in mezzo al fiume. Murinsel è una piattaforma artificiale a forma di conchiglia in reticolato d’acciaio e pannelli in plexiglass che, sotto la sua cupola di vetro, ospita un anfiteatro e un caffè. City of Design UNESCO dal 16 marzo 2011, Graz rappresenta una delle scene creative fra le più vitali e riconosciute a livello internazionale. Anche l’archistar Zaha Hadid ha lasciato qui il suo segno firmando Argos, un complesso di appartamenti in Burggasse con facciata dinamica e finestre a imbuto. E l’olandese Ben van Berkel ha progettato Mumuth, la Haus für Musik und Musiktheater (Casa per la musica e il teatro musicale) costruita appositamente per l'Università delle Arti e inaugurata nel 2009.

Castello Eggenberg, il palazzo che "gioca con i numeri e con il tempo"
Ci spostiamo nella periferia orientale di Graz per visitare Schloß Eggenberg, il castello barocco più famoso e importante della Stiria (riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell'UNESCO). Voluto dal principe Hans Ulrich von Eggenberg ed eretto secondo il modello dell'Escorial spagnolo e di Palazzo Thiene, a Vicenza, è l’espressione simbolica del pensiero umanista del suo ideatore ed è stato progettato come un'unica allegoria del cosmo. Il palazzo “gioca con i numeri e con il tempo”: sfoggia 365 finestre (come i giorni dell’anno), ha 31 camere per piano (come i giorni del mese) e 24 sale di rappresentanza (come il numero delle ore) con 52 porte. Gli angoli dell’edificio sono rivolti ai quattro punti cardinali (rimandando pure alle quattro stagioni e ai quattro elementi) e i suoi lati corrispondono ai momenti della giornata: mattino, pomeriggio, sera e notte. Maestosa la Sala dei Pianeti, opera del pittore Hans Adam Weissenkircher che riunì nei dipinti del soffitto i 7 pianeti conosciuti all'epoca, i 12 segni dello zodiaco, i giorni della settimana, gli dei romani, i metalli e le virtù dei singoli componenti della famiglia Eggenberg. In occasione dei 400 anni della trasformazione del castello in una residenza rappresentativa, che cadono proprio nel 2025, fino al prossimo 2 novembre il palazzo sarà al centro della terza edizione della "STEIERMARK SCHAU" (Mostra della Stiria) intitolata "Ambizione & Illusione". La mostra offre un'esperienza immersiva nella storia dell’edificio e della famiglia Eggenberg, utilizzando tecnologie multimediali e interattive.

Piber, la terra dei cavalli lipizzani
Lasciamo Graz per spostarci a una quarantina di chilometri di distanza, sulle alture dello Stubalm, nella Stiria occidentale, e visitare il castello di Piber, sede della scuderia dove vengono allevati i cavalli lipizzani della Spanische Reitschule di Vienna, la scuola equestre più antica, famosa e prestigiosa del mondo. La scuderia non è solo centro di allenamento e di pensione per 250 lipizzani, ma è anche una sorte di “cassaforte genetica” della più antica razza equina europea. Originari di Lipica, nell’odierna Slovenia, dopo il dissolvimento dell’Impero austro-ungarico, parte di questi animali furono trasferiti a Piber. I lipizzani trascorrono qui i primi tre anni di vita per poi essere trasferiti nella capitale austriaca dove vengono messi alla prova per vedere se sono adatti all’addestramento speciale. Usato un tempo per trainare le carrozze dei monarchi e nell'esercito, questo tipo di cavallo “bianco come la neve, grazioso come una ballerina e raffinato come una principessa” è elegante nel passo, resistente allo sforzo prolungato e vivace nel temperamento. Nella scuderia di Piber è possibile partecipare a visite guidate che accompagnano l’ospite dalla rimessa delle carrozze alla stanza dei finimenti fino ancora al tondino di allenamento e alla stalla delle giumente e dei puledri.

Bärnbach e la chiesa-manifesto di Hundertwasser
A pochi chilometri da Piber, nel centro di Bärnbach, troviamo la chiesa di Santa Barbara. Costruita negli anni Cinquanta, è stata trasformata in un’opera d’arte da Friedensreich Hundertwasser nel 1988. Le dodici porte simboleggiano le dodici religioni del mondo mentre la facciata, il tetto e la torre con la sfera dorata rappresentano in toto il manifesto dell’artista austriaco: “la linea retta è senza Dio”. Personalità controversa, autodefinitosi “medico dell'architettura”, Hundertwasser è stato il precursore della cosiddetta bioarchitettura. Per lui niente spigoli vivi, tanti colori, mosaici e decorazioni luminose. Così come nella Fontana di Mosè, opera del pittore e poeta viennese Arik Brauer, che si trova a poche decine di metri dalla chiesa di Santa Barbara.

Stübing e l'Austrian Open Air Museum
A una quindicina di chilometri a nord-ovest di Graz, nella valle dell'Enzenbach, visitiamo l’Österreichische Freilichtmuseum Stübing, uno dei più importanti musei folcloristici all'aperto dell’Europa centrale, la cui missione è preservare, studiare e comunicare la cultura rurale storica dell'intero territorio federale austriaco. Il complesso museale, fondato nel 196 e insignito del prestigioso marchio ICOM/UNESCO, si estende su una superficie di circa 65 ettari e ospita un centinaio di edifici che provengono da tutte le regioni del Paese, offrendo così uno sguardo autentico sulle radici della storia austriaca. Si tratta perlopiù di edifici storici originali che coprono un periodo di sei secoli e sono stati misurati con precisione nella loro posizione originale, smontati e ricostruiti con cura a Stübing. Gli interni, minuziosamente ricostruiti, sono completi di ogni corredo di attrezzi e mobili. Il tour comincia con le case dal tetto di canne o paglia del Burgenland, nell'Austria orientale, e procede con le tipiche case coloniche della Stiria occidentale per attraversare poi la Carinzia, il Tirolo e la regione a sud-est delle Alpi con le case con focolare al centro della stanza (Rauchstubenhäuser).

L'Österreichischer Skulpturen Park a Premstätten
Ci spostiamo a Premstätten, a sud di Graz, per visitare l’Österreichischer Skulpturenpark. Inaugurato nel 2003 e progettato dall'architetto paesaggista svizzero Dieter Kienast, il parco ospita oltre 80 sculture contemporanee di artisti austriaci e internazionali. Tra le opere più importanti figurano quelle di Fritz Wotruba, Franz West, Erwin Wurm, Heimo Zobernig, Michael Kienzer, Nancy Rubins, Yoko Ono e Susana Solano. Riconosciuto dal quotidiano britannico The Guardian come uno dei dieci migliori parchi di sculture d'Europa, si sviluppa su 7 ettari e, in un connubio perfetto tra arte e natura, propone un dialogo affascinante che cambia costantemente con le stagioni.

Schloß Seggau e la "Toscana d'Austria"
Terminiamo il nostro viaggio nella Stiria meridionale. Abitata già dai celti e dai romani, come testimonia il Tempelmuseum di Frauenberg, questa zona dell’Austria è particolarmente fiorente e ricca di vigneti tanto da essere considerata la “Toscana d'Austria”. Landmark del territorio è lo Schloß Seggau di Leibnitz che, nella sua storia quasi millenaria, ha cambiato ripetutamente forma e funzione. Oggi è sede di una ricercata struttura alberghiera e centro congressi ma, nel XII secolo, era sotto il controllo dell'Arcivescovado di Salisburgo e, fino al 1786, è stato la sede di rappresentanza dei vescovi della Stiria. La sua posizione strategica (con vista sulla valle del Sulm e sulla pianura del Mur), lo ha reso un attore chiave nella difesa della regione, specialmente durante le incursioni ottomane. La Cantina Vescovile del castello, con i suoi oltre 300 anni, è una delle più grandi e antiche d'Europa. Qui, gli ospiti possono godere di degustazioni di vino e apprendere la ricca tradizione viticola della regione. Le stanze principesche barocche (i cosiddetti Fürstenzimmer), situate al secondo piano dell’edificio, offrono uno sguardo inedito sullo stile di vita opulento dei vescovi che un tempo vi risiedevano. A Schloß Seggau troviamo anche la Seggauer Liesl, la campana storica più grande della Stiria che viene tutt’oggi suonata manualmente la domenica e nei giorni festivi.

In un palazzo liberty o in un castello, dove dormire in Stiria
Che sia in un palazzo liberty riconvertito in struttura ricettiva, in una loftcube con vista panoramica, in un vecchio monastero e in un castello rinascimentale, la Stiria offre una varietà di alloggi capaci di soddisfare le richieste di ogni viaggiatore. A Graz, l’Aiola Living Hotel & Store si trova in Landhausgasse: 46 camere, 3 appartamenti, un ristorante e un negozio di abbigliamento e oggettistica di design nel cuore della Città Vecchia. Accanto alla stazione ferroviaria che collega ancora oggi Graz a Vienna, Budapest e Lubiana, c’è l’Hotel Daniel con i suoi balconi colorati che conferiscono alla struttura un’aria quasi balneare. La camera numero 108 si trova sul tetto: uno spazio di 44 metri quadrati con vista sulla rocca. Ci spostiamo a Leibnitz dove, un castello del XII secolo (fino al 1786 sede di rappresentanza dei vescovi della Stiria), è oggi una ricercata struttura alberghiera e centro congressi: lo Schloss Seggau Hotel. 85 camere suddivise in 5 categorie.

Mele, semi di zucca e pollo fritto: dove mangiare in Stiria
Con 105 ristoranti stellati (che insieme detengono 211 stelle) e oltre 160 locali aderenti al "Kulinarium Steiermark", la Stiria è un vero e proprio paradiso per gli amanti del buon bere e della buona cucina. Dal nord montano ai vigneti del sud, la regione offre una ricca selezione di specialità che, pur avendo una lunga tradizione, lasciano spazio all'innovazione. Pollo fritto, insalata di fagioli Käferbohne con olio di semi di zucca e trota in crosta sono solo alcuni dei piatti tipici di questo Land che, con circa il 75% del raccolto di tutta l’Austria, è la più importante area di produzione di mele del Paese (la Strada delle Mele della Stiria è una meta escursionistica molto apprezzata) oltre che una delle sue regioni vitivinicole più importanti. Per una cena con vista su Graz, imperdibile il ristorante Aiola Upstairs, sulla cima dello Schloßberg, mentre per una pausa culinaria a base di piatti della tradizione Der Steirer e Stainzerbauer sono tra gli indirizzi più noti (e frequentati dai locali) del capoluogo stiriano. Al Cabellero Piber si pranza invece con vista sulla scuderia dei lipizzani, alla Schlosstavernen dentro un castello del XII secolo, mentre alla Gasthaus Zum Göller si trovano piatti biologici regionali con vista sui tetti di paglia dell’Österreichischen Freilichtmuseum Stübing. Per un salto nel passato, tra vetrine in rovere e dettagli dorati, la Hofbäckerei Edegger-Tax, sulla Hofgasse, è il panificio più antico di Graz ancora in attività: risale al 1569 e, tra le sue specialità, ci sono il pane Sissi-Busserl, i Panthertatzen stiriani e i biscotti imperiali.
