Torna a Bergamo il Landscape Festival a tema New Urban Ecosystem

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ll tema scelto per il Landscape Festival 2025 di Bergamo è “New Urban Ecosystem”: un focus dedicato alle città del futuro e alla necessità di ripensare gli spazi urbani come ecosistemi sostenibili, inclusivi e resilienti

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Torna dal 5 al 21 settembre il Landscape Festival - I Maestri del Paesaggio, l’appuntamento internazionale – giunto alla sua XV edizione – che trasforma Bergamo in un laboratorio a cielo aperto sul futuro delle città e del paesaggio. Il tema scelto per il 2025 è “New Urban Ecosystem”, un focus dedicato alle città del futuro e alla necessità di ripensare gli spazi urbani come ecosistemi sostenibili, inclusivi e resilienti, e sarà interpretato da Sarah Price per dare vita alla Green Square in Piazza Vecchia. Quest'edizione del Festival assume inoltre un significato particolare: Landscape Festival e AIAPP– Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio hanno espresso la volontà di festeggiare insieme i rispettivi anniversari, in uno spirito di apertura, confronto e condivisione tra competenze diverse. Il Landscape Festival ospiterà quindi le celebrazioni dei 75 anni di AIAPP, confermando la manifestazione come punto di riferimento per la cultura del progetto del paesaggio.

La collaborazione con l'Associazione Pubblici Giardini

A rafforzare ulteriormente il legame con il mondo del verde pubblico, si rinnova anche l’alleanza con l’Associazione Pubblici Giardini, da sempre impegnata nella promozione della cultura del verde urbano come bene comune. Il Festival verrà presentato in anteprima il 3 settembre 2025 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, un evento che consolida la vocazione internazionale della kermesse, con collaborazioni accademiche, istituzionali e culturali che ne amplificano il respiro globale.

Il tema del festival 

Con il tema “New Urban Ecosystem”, il Landscape Festival 2025 affronta una delle sfide più complesse del nostro tempo: ripensare le città come ecosistemi resilienti, equi e interconnessi. Entro il 2050, si prevede che il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane, con un forte spostamento demografico verso Asia e Africa, che accoglieranno circa l’80% della popolazione globale. In questo scenario, le città – oggi ancora fortemente dipendenti da sistemi esterni per l’approvvigionamento di energia, acqua e alimenti – saranno chiamate a rispondere a crisi ambientali sempre più stringenti, dovute anche alla crescita della loro impronta ecologica. L’edizione di quest’anno invita a far riflettere su una nuova idea di città in cui natura e persone tornano al centro, ridisegnando lo spazio urbano in un nuovo equilibrio tra urbanizzazione, ecologia ed economia. Cambiano le linee guida per immaginare gli spazi urbani e si introducono nuovi modelli: dalla mitigazione delle isole di calore alla de-impermeabilizzazione del suolo, dall’aumento di infrastrutture verdi (come tetti pensili, parchi e orti urbani), alla promozione della mobilità dolce, fino alla tutela del suolo come risorsa chiave per il ciclo idrico.

Il progetto immersivo di Sarah Price che riesuma le bellezza rinascimentali 

Per l’edizione 2025, il cuore simbolico dell’evento, Piazza Vecchia, sarà reinterpretato da Sarah Price, celebre garden designer britannica dalla visione profondamente artistica. Conosciuta per la capacità di creare paesaggi emotivamente coinvolgenti, Price ha co-progettato i giardini olimpici di Londra 2012 e firmato progetti di rilievo, come quello per il New York Botanical Garden e quelli dedicati ai giardini di diversi centri sanitari. Tre volte vincitrice della medaglia d’oro al Chelsea Flower Show, è oggi una delle voci più influenti nel panorama internazionale del garden design.

A Bergamo, la sua installazione sarà un viaggio immersivo tra colore, texture e biodiversità, espressione di una visione del paesaggio dove sostenibilità e bellezza diventano elementi inscindibili. La Green Square 2025 trae ispirazione dalle opere dei grandi maestri del Rinascimento, riportando la natura al centro della vita urbana. Il progetto ribalta le tradizionali nozioni di ordine cittadino, invitando a riscoprire la bellezza sottile, articolata e talvolta disordinata dei sistemi naturali. Affioramenti legnosi di tronchi, rami, fiori ed erbe ornamentali sono incorniciati da pennellate di colore che richiamano le ricche tonalità dei dipinti classici. L’installazione dà così forma a un paesaggio urbano che unisce armoniosamente estetica e funzione ecologica, sostenendo la biodiversità.

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