Il 3 giugno si celebra la Giornata mondiale della Bicicletta, una ricorrenza ufficiale istituita dalle Nazioni Unite nel 2018 per la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall’uso della bici. E alcuni Stati, come i Paesi Bassi, garantiscono una “indennità di chilometraggio” a chi pedala
Pedalare fa bene alla salute, è comodo ed ecologico. Il 3 giugno si celebra la Giornata mondiale della Bicicletta, una ricorrenza ufficiale istituita dalle Nazioni Unite nel 2018 per la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall’uso della bici, nel tempo libero e non solo. La Giornata punta a sottolineare l'importanza e la versatilità di un mezzo di trasporto antico (che fu inventato nell'Ottocento), intramontabile e soprattutto sostenibile. La Giornata della bicicletta rappresenta un'occasione per promuovere l'utilizzo delle due ruote al posto delle automobili, e contribuire a ridurre le emissioni e tutelare l'ambiente. E l'Italia si prepara a diventare sempre più strategica nella mappa europea del cicloturismo. Centinaia di chilometri di nuove ciclovie entreranno in funzione tra fine 2025 e inizio 2026 grazie ai fondi PNRR, mentre i dati mostrano una crescita inarrestabile del cicloturismo con milioni le persone (60% stranieri) che che scelgono la bici per le loro vacanze in Italia. Le ciclovie italiane stanno conquistando il cuore dei viaggiatori come attestano i 588 mila accessi al portale Bicitalia nel 2024, in crescita del 12,7% anno su anno: sono gli ultimi dati di FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
Gli incentivi Ue
Andare in bicicletta può essere anche conveniente. Lo è in molti Paesi d’Europa, dall’Olanda al Belgio, dalla Francia all’Italia. Le direttive che arrivano dal Parlamento Europeo promuovono gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e nell’avvio di politiche industriali che sostengano il settore. Il piano, articolato in 18 punti e contenuto nella “Cycling Strategy”, ha l'obiettivo di riconoscere la bici come un vero e proprio mezzo di trasporto, raddoppiando in Europa il numero di chilometri percorsi entro il 2030. L’obiettivo è quello di dire addio ad automobili e bus a favore delle biciclette. Non tutti i Paesi, però, vanno alla stessa velocità.
Dai Paesi Bassi al Lussemburgo
I Paesi Bassi fanno parte del gruppo di Stati che offre incentivi economici a chi va al lavoro in bicicletta. Si tratta dello Stato che per primo ha puntato sull’importanza della bicicletta. Nei Paesi Bassi la rete stradale si estende per 140mila chilometri, quella di piste ciclabili supera i 35mila e quasi un terzo delle persone è solita spostarsi su due ruote. I Paesi Bassi fanno parte del gruppo di Stati che offre incentivi economici a chi va al lavoro in bicicletta, garantendo una “indennità di chilometraggio”. In Belgio, dal 2011, oltre 500mila lavoratori ottengono 0,24 euro per chilometro percorso. Lo Stato che più recentemente ha adottato la stessa strategia è la Francia. Dopo una fase pilota, dal 2016 i pendolari francesi possono richiedere fino a 0,25 euro al chilometro. In Italia invece l'accesso ai programmi di mobilità ciclabile dipende dal luogo in cui si vive: gli incentivi variano notevolmente a seconda della regione o della provincia.