Maggio porta con sé un fitto calendario di eventi culturali a Firenze. Ritorna, come ogni mese, la "Domenica al museo" che prevede l'ingresso gratuito nei musei statali la prima domenica del mese
Domenica 4 maggio, come ogni prima domenica del mese, ritorna l’apertura gratuita dei Musei statali a Firenze e in Toscana per l’evento Domenica al Museo. Un’occasione eccezionale per ammirare i tantissimi capolavori esistenti in città e in tutta la regione e visitare i musei e i parchi archeologici statali.
La mostra last minute
Ultimi giorni per gli Impressionisti in Normandia al Museo degli Innocenti che chiuderà il 4 maggio. La mostra si pregia di un prestito eccezionale proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: le Ninfee rosa di Claude Monet. Accanto alle Ninfee, oltre 70 opere raccontano la corrente impressionista fin dai suoi esordi così strettamente legati alla Normandia, terra che - per i suoi paesaggi, per la luce e i suoi colori - divenne un punto di riferimento per numerosi artisti, un vero laboratorio in cui sperimentare le suggestioni e le forme di una nuova pittura. Pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet - in mostra insieme a molti altri - colsero l’immediatezza e la vitalità del paesaggio normanno, imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti di quel palcoscenico di rara bellezza che divenne la culla dell’Impressionismo.
Marion Baruch. Un passo avanti tanti dietro sino all' 8 giugno
Al Museo Novecento la più ampia retrospettiva in un’istituzione italiana alla grande artista cosmopolita nata a Timisoara nel 1929. L’esposizione consente di ripercorrere la sua attività, grazie alla presenza di opere emblematiche del suo poliedrico percorso, dai primi lavori della fine negli anni ’50 alle collaborazioni con noti designer, dalle opere partecipative fino ai lavori in tessuto realizzati dopo il duemila.
Tracey Emin a Palazzo Strozzi
Sino al 20 luglio 2025 Palazzo Strozzi a Firenze ospita la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a una delle più famose e influenti artiste britanniche del panorama contemporaneo. “Tracey Emin. Sex and Solitude” è il titolo della grande retrospettiva che permetterà di immergersi nella poliedrica attività di un’artista che spazia tra pittura, disegno, video, fotografia e scultura, sperimentando tecniche e materiali come il ricamo, il bronzo e il neon. Il titolo fa riferimento a due parole chiave, sesso e solitudine, che permeano le oltre 60 opere di un viaggio intenso e doloroso sui temi del corpo e del desiderio, dell’amore e del sacrificio.
Caravaggio e il Novecento a Villa Bardini
“Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti” è il titolo della mostra che ospiterà Villa Bardini a Firenze sino al 20 luglio. Sarà un viaggio alla riscoperta di una coppia – lui storico dell’arte, lei scrittrice e traduttrice – che riunì un cenacolo di artisti e intellettuali che hanno plasmato il 900 italiano e non solo. Sarà possibile ammirare capolavori come “Ragazzo morso da un ramarro” di Caravaggio, gli“Apostoli” di Jusepe de Ribera.
Approfondimento
Caravaggio illumina Villa Bardini a Firenze
Animali mitici e fantastici al Museo della Specola
Bestie mitiche, mostri e animali estinti in mostra a “Terra incognita”, l’esposizione a cura di Arianna Fioratti Loreto, visitabile fino al 4 maggio al Museo La Specola di Firenze. Esposti 70 disegni a inchiostro su carta con il tratteggio incrociato, che raccontano il ritrovamento di un antico manoscritto scientifico, in cui sono descritti e raffigurati esseri insoliti. Si va da soggetti mitologici come l’idra, il drago, ad animali di fantasia come l’ape-elefante, l’orso-calabrone e a specie estinte come l’uccello del terrore.
A Palazzo Medici Riccardi in mostra Giovan Battista Foggini
Sino al 9 settembre Firenze celebra il genio artistico di Giovan Battista Foggini (1652-1725) con una grande mostra monografica che si terrà a Palazzo Medici Riccardi. L’esposizione, curata da Riccardo Spinelli, è organizzata in occasione del terzo centenario della morte dell’artista e intende restituire al pubblico la straordinaria figura di colui che, con la sua opera ‘interdisciplinare’, ha finito per plasmare il linguaggio artistico della Firenze tardo-medicea.