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Le mostre d'arte e i musei gratis a Firenze da non perdere ad aprile 2025

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I titoli di Sky TG24 del 25 marzo 2025 - edizione h13
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Aprile porta con sé un fitto calendario di eventi culturali a Firenze. Ritorna, come ogni mese, la "Domenica al museo" che prevede l'ingresso gratuito nei musei statali la prima domenica del mese

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Domenica 6 aprile, come ogni prima domenica del mese, ritorna l’apertura gratuita dei Musei statali a Firenze e in Toscana per l’evento Domenica al Museo. Un’occasione eccezionale per ammirare i tantissimi capolavori esistenti in città e in tutta la regione e visitare i musei e i parchi archeologici statali.

Tracey Emin. Sex and Solitude sino al 20 luglio 

La nuova mostra di Palazzo Strozzi indaga la poliedrica attività di Tracey Emin che spazia tra pittura, disegno, video, fotografia e scultura. Il titolo fa riferimento a due parole chiave, sesso e solitudine, che permeano le oltre 60 opere di un percorso che attraversa diversi momenti della carriera di dell’artista, in un intenso viaggio sui temi del corpo e del desiderio, dell’amore e del sacrificio.

Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti fino al 20 luglio

Un affascinante viaggio alla riscoperta di una coppia - lui storico dell'arte, lei scrittrice e traduttrice - che riunì un cenacolo di artisti e intellettuali che hanno plasmato il 900 italiano e non solo. Il percorso che si snoda a Villa Bardini prevede anche una Silent Room dove riposare gli occhi e la mente travolti dalle suggestioni e dagli stimoli offerti nelle 12 sale in cui si dipana il percorso espositivo.

Impressionisti in Normandia al Museo degli Innocenti sino fino al 4 maggio

La mostra si apre con un prestito eccezionale proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: le Ninfee rosa di Claude Monet. Accanto alle Ninfee, oltre 70 opere raccontano la corrente impressionista fin dai suoi esordi così strettamente legati alla Normandia, terra che - per i suoi paesaggi, per la luce e i suoi colori - divenne un punto di riferimento per numerosi artisti, un vero laboratorio in cui sperimentare le suggestioni e le forme di una nuova pittura. Pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet - in mostra insieme a molti altri - colsero l’immediatezza e la vitalità del paesaggio normanno, imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti di quel palcoscenico di rara bellezza che divenne, non a caso, la culla dell’Impressionismo.

Marion Baruch. Un passo avanti tanti dietro sino all' 8 giugno

Al Museo Novecento la più ampia retrospettiva in un’istituzione italiana alla grande artista cosmopolita nata a Timisoara nel 1929. L’esposizione consente di ripercorrere la sua attività, grazie alla presenza di opere emblematiche del suo poliedrico percorso, dai primi lavori della fine negli anni ’50 alle collaborazioni con noti designer, dalle opere partecipative fino ai lavori in tessuto realizzati dopo il duemila.

Messaggere, sino all' 8 giugno

Contemporaneamente alla mostra monografica di Marion Baruch, le sale al piano terra del Museo Novecento, storicamente riservate al nutrimento dell’anima e del corpo delle suore che vivevano nel complesso delle Leopoldine, accolgono il lavoro di una nuova generazione di artiste: Chiara Baima Poma, Fatima Bianchi, Lucia Cantò, Parul B. Thacker e Tuli Mekondjo. Le artiste, diverse per provenienza, formazione e modalità espressive, sono accomunate da una ricerca che attinge ai sentimenti più profondi del genere umano. Attraverso opere di recente produzione e interventi site-specific ideati appositamente per il Museo Novecento, la mostra consente di condurre un’indagine sul rapporto tra arte e spiritualità, istituendo un inedito dialogo tra pratiche molto distanti tra loro.

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