Goldrake, il sequel francese del manga di Go Nagai
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Il fumetto di Xavier Dorison, Denis Bajram (testi), Brice Cossu, Alexis Sentenac (disegni) e Yoann Guillo (colori) prosegue la storia del grande Ufo Robot aggiornandola alle tematiche e alla sensibilità contemporanee
I miti, quelli veri, non muoiono mai. E quando c’è bisogno di loro, tornano a salvarci. Goldrake, forse, non se n’era mai andato, ma da tempo mancava dagli schermi e dalle librerie degli italiani. Nell’ultimo periodo, però, i mecha sono tornati prepotentemente di moda, e dopo una nuova edizione da edicola delle storie dei robot di Gō Nagai, nuovi prodotti hanno raggiunto il nostro territorio. Non solo la serie animata sulla Rai, ma anche un fumetto, bellissimo, di origine francese.
In Italia con Edizioni BD
Qualche mese fa, Edizioni BD ha infatti portato in Italia Goldrake, volume pubblicato nel 2021 dalla francese Glénat, scritto da Xavier Dorison e Denis Bajram, disegnato da Brice Cossu e Alexis Sentenac, coi colori di Yoann Guillo. Un vero e proprio sequel del manga e dell’anime di Gō Nagai, ambientato 10 anni dopo, con Actarus e Goldrake chiamati di nuovo a combattere contro la nuova minaccia di Vega.

La trama
Stavolta, però, qualcosa è cambiato. I veghiani non hanno più l’identità di violenti conquistatori privi di scrupoli; piuttosto sono a tutti gli effetti profughi, sopravvissuti in fuga da un pianeta morente, alla disperata ricerca di un rifugio, di un luogo in cui continuare a esistere come popolo e comunità. Certo, i modi con cui si presentano non sono dei più gentili e il messaggio alla Terra è chiaro: dateci tutto il Giappone oppure sarà guerra. Così, un riluttante Actarus convinto ormai di potersi godere la meritata pensione, è costretto a rimettersi in sella a Goldrake e combattere nuovamente.

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Un finale non convenzionale
Ora, da tradizione, il copione prevederebbe uno scontro all’ultimo sangue, fino all’annientamento totale del nemico. Ma il nuovo Goldrake francese è qualcosa di diverso, riempito com’è di messaggi pacifisti, con personaggi impegnati a combattere con la propria coscienza più che con gli avversari. Così la soluzione non può che essere diplomatica, un accordo che avvii una convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, nel rispetto e nella tolleranza reciprochi, una nuova era di fratellanza.

Anche i cattivi hanno le loro ragioni
In questo Goldrake, l’accento sulle contraddizioni della guerra è evidente, la distinzione tra buoni e cattivi decisamente sfumata, e persino un villain classico può godere di una sorta di riabilitazione quantomeno nelle motivazioni delle proprie azioni. Non simpatizzare con i veghiani appare difficile. E in un’epoca di guerre di difesa e resistenza particolarmente dure, l’attualizzazione della storia di Gō Nagai risulta particolarmente efficace.

Disegni e colori
I disegni, che flirtano col design digitale dell’animazione contemporanea, riempiti di colori accesi e brillanti, aggiungono valore e spessore a un’opera bellissima. Spettacolari le sequenze d’azione e combattimento, capaci di trasmettere un ottimo dinamismo anche grazie a una composizione della tavola mai banale, definiti ed eleganti i lineamenti dei personaggi. Il Goldrake francese, assolutamente autorizzato e gradito da Gō Nagai, è molto più che un semplice omaggio all’originale: è un sequel che porta Ufo Robot nel nuovo millennio in maniera perfettamente riuscita.
