Introduzione
Tra i diversi rincari che, rispetto a qualche tempo fa, pesano sulle tasche degli italiani c’è anche quello della pizza. Oggi, infatti, si spende circa il 4% in più rispetto allo scorso anno e il 16% in più rispetto all’estate 2021 considerando anche bevanda, coperto e servizio.
Questo almeno sottolineano i dati che l’Istat ha fornito al Ministero delle imprese e del Made in Italy e che Altroconsumo ha analizzato per capire quanto si paga per un pranzo o una cena in pizzeria in 27 città italiane.
Quello che devi sapere
L'analisi di Altroconsumo
- Si tratta, in particolare, di dati che comprendono i prezzi di beni e servizi di larga diffusione in diverse città del nostro Paese e che sono disponibili sul sito del Mise. Tra i dati presenti, ci sono anche quelli relativi al prezzo di un "pasto in pizzeria". I dati, sottolinea Altroconsumo, si riferiscono ad una consumazione fatta in pizzeria che comprende il prezzo della pizza più venduta nell’esercizio commerciale analizzato, insieme al prezzo della bevanda più consumata in quella pizzeria, a cui si aggiunge il coperto e il servizio qualora previsto.
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Le città più care in media
- Nel dettaglio ecco cosa è emerso. Considerando i prezzi di settembre 2024 le città “più care” sono Sassari, Bolzano e Milano. A Sassari il prezzo minimo è di 10,50 euro, quello massimo di 19,50 e quello medio (valore di riferimento per questa particolare classifica) di 14,11. A Bolzano si va dagli 11 euro minimo ai 18,5 massimo per una media di 13,90 mentre nel capoluogo lombardo si può spendere 8 euro minimo, 19,50 massimo e 13,50 di media.
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Il resto della top ten e le altre
- Nella top ten (considerando solo il prezzo medio) rientrano anche Venezia (13,47), Trento (12,95), Terni (12,77), Firenze (12,64), Ancona (12,41), Bologna (11,80) e Torino (11,45). Le altre città, posizionate in ordine di spesa, sono Brescia, Perugia, Udine, Novara, Genova, Cagliari, Roma, Ascoli, Trieste, Verona, Messina, Bari, Catanzaro, Napoli, Pescara, Reggio Calabria e Livorno.
Anche 24 euro in pizzeria
- Dunque, analizzando i dati emersi, la città dove in media mangiare una pizza in pizzeria risulta più costoso è, appunto, Sassari, con un costo medio per pizza, bevanda, coperto e servizio di 14,11 euro. Sopra i 13 euro di media risultano esserci anche città come Bolzano, Milano e Venezia che risultavano già in testa a questa particolare classifica considerando i prezzi del 2023. Si parla, va ribadito, di “un costo medio”, sottolinea ancora Altroconsumo anche perché ci sono città, tra cui proprio Milano o Venezia, in cui si può arrivare a spendere anche 24 euro per un pasto in pizzeria.
Spesa minima e spesa massima
- Curiosamente proprio Venezia e Milano risultano essere le due città in cui c’è la maggior differenza tra la spesa minima e quella massima per un pasto in pizzeria: In Laguna a secondo del locale scelto si può spendere, da 10,50 a 24 euro, mentre nel capoluogo lombardo da 8 a 19,50 euro. Una evidente differenza di costo si può constatare anche a Trento dove si può spendere da 8,70 a 18,80 euro oppure ancora, seppur con meno scarto, in città come Perugia e Pescara.
La città italiana più economica
- Quale la città dove per una pizza si spende meno? In base alla classifica è Livorno, con una spesa media di 8,67 euro e dove, al massimo, non si spendono più di 11 euro per un pasto. A parte Livorno e Pescara, che si attestano nella parte bassa della classifica con Reggio Calabria, tra le città dove si spende in media meno di 10 euro per una pizza e una bibita, ci sono quattro del Sud, tra cui Napoli. Leggermente più cara, è Roma, dove però si possono trovare pizzerie che offrono una pizza a 8,50 euro e altre dove si spende fino a quasi 15 euro.
Gli aumenti
- Come si diceva all’inizio, poi, un altro dato va considerato. In generale, in Italia, la pizza rimane uno dei pasti più apprezzati fuori casa sebbene quello che si va a spendere, ad oggi, risulta essere di più dello scorso anno e ancor di più rispetto al 2021. Tuttora si spende infatti circa il 4% in più di quanto succedeva a settembre 2023, mentre rispetto a due anni fa, e dunque a settembre 2022, la spesa è aumentata in media del 9%. E considerando il 2021 l’incremento è stato del 16%. In questa analisi, rileva Altroconsumo, va sottolineato che “la spesa per un pasto in pizzeria rappresenta il prezzo della pizza (e della bevanda) più vendute in ogni esercizio commerciale” e che negli aumenti possono “nascondersi anche una modifica nella scelta di cosa ordinano i consumatori oltre a un cambiamento nei prezzi dei singoli prodotti acquistati”.
Il caso di Napoli
- In generale, con il 2024, solo due le città hanno fatto segnalare una riduzione della spesa media, ovvero Perugia e Livorno. Mentre a Trieste, Bari e Catanzaro la spesa non è variata. In tutte le altre città la spesa è aumentata con ben 8 città che registrano aumenti superiori al 5%. Si tratta di Torino, Milano, Bolzano, Terni, Pescara, Napoli, Cagliari e Sassari. Gli aumenti più consistenti rispetto a tre anni fa? Ascoli (+30%), Sassari (+31%) e soprattutto Napoli che ha visto registrare un +32% rispetto alla spesa media del 2021