The St. Regis Rome, da 130 anni icona dell’ospitalità capitolina
LifestyleIntroduzione
Quello che sta per concludersi è stato un anno importante per The St. Regis Rome. Una delle icone indiscusse dell’ospitalità capitolina ha spento infatti, nel 2024, la sua 130esima candelina. Un traguardo significativo che ha festeggiato con una serie di appuntamenti e di riconoscimenti, ultimo tra i tanti la nomina di Giuseppe De Martino, suo direttore generale, a Hotel general manager Italiano dell’anno 2024. Fondato nel 1894, oggi parte del portfolio Marriott Bonvoy, l’antico Le Grand Hotel Rome è da sempre considerato tra i migliori esempi di ospitalità europea di alto livello e gode di una posizione strategica vicino al palazzo del Quirinale e a Piazza della Repubblica.
Quello che devi sapere
L'albergo e i suoi primati
Una storia, quella dell’albergo 5 stelle situato al civico 3 di via Vittorio Emanuele Orlando (che in origine si chiamava Le Grand Hotel Rome), che comincia l’11 gennaio 1894 quando Cesar Ritz, tutt’oggi considerato padre dell’hôtellerie internazionale, invita 100 ospiti a una cena di 16 portate opera dell'Executive Chef provenzale Auguste Escoffier, il “re dei cuochi”. A volere nella Capitale un grande albergo che potesse competere con quelli delle altre grandi città europee era stato il Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri Marchese di Rudinì. Ben presto quell’edificio situato nel cuore di Roma, definito dalle cronache dell’epoca “uno dei più̀ splendidi alberghi d’Europa”, assurge a Grand Dame degli hotel di lusso capitolini, punto di riferimento delle famiglie reali, del mondo diplomatico e dello star system internazionale.
Sua la prima sala da ballo di Roma (maestoso simbolo della Belle Époque), sua la “cabina viaggiante” (il primo ascensore d’hotel in città e il 13esimo in tutta la Capitale, un tempo azionato da una pompa idraulica alimentata dall’acqua della vicina fontana del Mosè), sua ancora la “passerella” di debutto per Valentino e le Sorelle Fontana. Primo hotel tecnologico di Roma (all’epoca era già dotato di acqua calda, elettricità e servizi in tutte le camere) e primo St.Regis in Europa, è stato una delle location delle riprese di House of Gucci, Call my agent e Il Talento di Mr Ripley.
Da Hollywood ai capi di Stato
Protagonista di un'importante opera di restauro che, in tre anni, lo ha riportato agli splendori della Belle Époque (valorizzando gli spazi e migliorando la funzionalità nel rispetto del suo valore storico-artistico), The St. Regis Roma vanta un design d'interni curato dallo studio parigino di Pierre-Yves Rochon che si è basato sull’aspetto originario degli interni del 1894 e dei restauri del 1906. Affreschi, mosaici, stucchi, cornici e lampadari sono stati restaurati con cura da artigiani specializzati che hanno restituito il gusto della decorazione di fine Ottocento mentre i materiali utilizzati, come il travertino e il bronzo richiamano l’antica Roma. La Ritz Ballroom è stata interamente ristrutturata a cominciare dal soffitto affrescato da Mario Spinetti e protetto dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Le 132 camere e le 29 lussuose suite sfoggiano influenze Impero, Regency e Luigi XV. La pluripremiata Royal Suite (300 metri quadrati di spazio con affaccio sulle Terme di Diocleziano) ha ospitato, tra i tanti, Elizabeth Taylor e Richard Burton, Aristotele Onassis, Gabriele D’Annunzio, Lev Tolstoj, la Regina Margherita e il Re Umberto I, Maria Callas, Fred Astaire, numerosi capi di Stato e star Hollywoodiane. Negli anni della Dolce Vita vi risiedettero Ava Gardner, Zsa Zsa Gábor, Lauren Bacall e Martine Carol. Qui hanno dormito, in tempi più recenti, i Rolling Stones, Madonna, Lady Gaga, Al Pacino, Cate Blanchett, Leonardo di Caprio e Katy Perry.
Le sale dell’albergo sono state anche testimoni di momenti decisivi per la storia italiana. Dopo la marcia su Roma, Mussolini occupò una suite facendone il suo quartier generale; qui, il 12 gennaio 1923, si tenne la prima riunione del Gran Consiglio del Fascismo mentre l’8 giugno 1944, pochi giorni dopo la liberazione di Roma, in una suite dell’hotel si incontrarono Pietro Badoglio e i vertici dell’antifascismo guidati da Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Pietro Nenni, Ugo La Malfa e Benedetto Croce.
Arte e artigianato d'eccellenza
Al St. Regis Rome quello che era l’appartamento privato di Gianni Agnelli è diventato una delle sedi della Galleria Continua di San Gimignano, galleria d'arte contemporanea con succursali a Pechino, Parigi, San Paolo, L'Avana e Dubai. Per il 130° anniversario dello storico hotel romano è stata allestita nella hall una collettiva dal titolo Un’amicizia continua, con opere simboliche di Loris Cecchini, Sun Yuan & Peng Yu, Leandro Erlich, Pascale Marthine Tayou e organizzato un calendario di incontri con curatori, collezionisti e artisti, in colloquio con il pubblico e gli ospiti dell'hotel. Preservare l'identità storica e il patrimonio del "saper fare" è la mission St Regis che rinnova costantemente la collaborazione con l'ecosistema di artigiani e creativi locali: dalle lenzuola realizzate da Tebro (specializzato in biancheria per la casa dal 1867) agli oggetti di arredo di Ex Forti (brand dell'interior designer Selvaggia Arborio Mella) fino ancora alle illustrazioni di Gianluca Biscalchin presenti nelle card e nei post it in dotazione nella cancelleria presente nelle stanze dell'hotel. E per portare a casa un souvenir ispirato a questo luogo iconico, c'è un’edizione limitata di oggetti e pezzi di alto artigianato italiano legati al mondo del viaggio: dagli occhiali da sole firmati da L.G.R alle ciabattine in velluto di Vestieri, fino ancora al piatto di porcellana da collezione creato da Ecriteau raffigurante la storia dell’hotel.
"Arte di Vivere" e i rituali St.Regis
Che sia un raffinato tè pomeridiano, un aperitivo a base di Bloody Mary (inventato proprio in un St Regis, quello di New York, nel 1934) o la cerimonia serale dello Champagne Sabering, i rituali di The St. Regis Rome onorano una tradizione in cui arte, musica e cucina si intrecciano per creare esperienze singolari. L'albergo di via Vittorio Emanuele Orlando è un luogo inclusivo e accogliente che si apre alla città con concerti, degustazioni, mostre d’arte contemporanea en plein air e dibattiti. Si chiama l'"Arte di Vivere" il festival di arte, musica, food e mixology (giunto nel 2024 alla terza edizione) che, una volta all'anno, celebra la filosofia del brand in una tre giorni di eventi pensati per esaltare la cultura del bien vivre e dell’ospitalità italiana in un calendario all’insegna dell’eccellenza artistica e culinaria. Si comincia al risveglio con i concerti del mattino per proseguire a mezzogiorno con il pranzo a La Credenza di Augusto 1894. Il pomeriggio, al Lumen Cocktail Bar (cuore pulsante dell'hotel) ecco l’afternoon tea con sottofondo musicale. Dall'8 al 15 dicembre, le creazioni di 10 artigiani romani d'eccellenza animeranno un personalissimo Christmas market.