La scrittrice britannica Samantha Harvey vince il Booker Prize 2024

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L'autrice britannica Samantha Harvey ha vinto il Booker Prize 2024 con il suo romanzo Orbital, il primo libro ambientato nello spazio ad aggiudicarsi il premio. Orbital osserva il mondo da un punto di vista diverso mentre segue un team di astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. È il libro più venduto nella rosa dei candidati nel Regno Unito e ha venduto più degli ultimi tre vincitori del Booker messi insieme, fino alla vigilia del loro successo.

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La britannica Samantha Harvey ha vinto l'edizione 2024 del Booker Prize, il riconoscimento letterario più prestigioso del Regno Unito riservato agli scrittori di narrativa in lingua inglese di tutto il mondo. Harvey è stata premiata per il suo quinto romanzo, "Orbital", che racconta una giornata nella vita di sei astronauti, due uomini e quattro donne, a bordo di una stazione spaziale. Costruito in frammenti quasi meditativi, "Orbital" offre una riflessione sul lutto, sul desiderio e sulla crisi climatica

Il fenomeno Orbital

"Orbital", pubblicato nel novembre 2023 da Atlantic Monthly Press, è stato il libro più venduto della shortlist, con 29.000 copie nel Regno Unito quest'anno. Con le sue 136 pagine, "Orbital" è il secondo libro più corto a vincere il premio nella sua storia; è più lungo di quattro pagine rispetto a "Offshore" di Penelope Fitzgerald, che vinse nel 1979. 

"Orbital" era gò il favorito alla viglia per la vittoria, insieme a "James" di Percival Everett, (pubblicato in Italia da La Nave di Teseo, traduzione di Andrea Silvestri), una rivisitazione di "Le avventure di Huckleberry Finn" dal punto di vista dello schiavo Jim. Essendo Everett l'unico uomo nella rosa dei candidati, quest'anno è stata la prima volta che cinque donne sono state selezionate nei 55 anni di storia del Booker Prize. Portando a casa il premio, Harvey è diventata la prima donna a vincere il premio in cinque anni. Harvey era già stata inserita nella lista dei candidati al Booker Prize nel 2009 per il suo romanzo d'esordio, "The Wilderness". "Orbital" è il suo quinto romanzo, dopo "All Is Song", "Dear Thief" e "The Western Wind". Ha scritto anche un libro di memorie sull'insonnia, "The Shapeless Unease", pubblicato nel 2020.

Insieme a Harvey ed Everett erano entrati nella shortlist Rachel Kushner per "Creation Lake", Anne Michaels per "Held", Yael van der Wouden per "The Safekeep" e Charlotte Wood per "Stone Yard Devotional". Accanto a De Waal nella giuria di quest'anno c'erano le scrittrici Sara Collins e Yiyun Li, la redattrice di narrativa del "Guardian" Justine Jordan e il musicista Nitin Sawhney. "Come giudici eravamo determinati a trovare un libro che ci commuovesse, un libro che avesse capacità e risonanza, che fossimo costretti a condividere", ha detto De Waal. "Volevamo tutto".

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