Wimbledon, perché tennisti e tenniste sono sempre vestiti di bianco: storia e curiosità

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E' dalla prima edizione, datata 1987, che il total white non ammette deroghe. Ma in tempi recenti c'è stata una apertura per le tenniste e qualcuno inizia a sperare che l'arcobaleno conquisti l'erba londinese

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Stiamo vivendo il primo Wimbledon con Jannik Sinner al numero 1 del ranking ATP. Nel circuito dello Slam è il torneo più prestigioso, è quello che ogni tennista sogna di vincere almeno una volta nella vita. Wimbledon non è solo agonismo, è una liturgia laica che ha il suo simbolo nel colore bianco. Colore che primeggia anche al di fuori dei campi in erba. La storica club house questo richiede. E prova a imporre pure lontano dal palco. Resta una regola rigidissima in campo e chi, in passato, ha provato a trasgredirla è stato immediatamente richiamato al total white.

Il total white è una regola dal 1877

Dalla prima edizione del torneo, che è datata 1877, il bianco furoreggia perché in campo scendevano solo aristocratici e ricchi che vestivano di bianco nella loro quotidianità in quanto erano i solii che potevano permettersi di lavare i vestiti. E' diventata regola scritta, segnata anche nel decalogo presente nel sito ufficiale, nel 1963, quando il bianco divenne colore esclusivo dello Slam. Agli inizi la formula era "prevalentemente bianco" poi, nel 1995, si è passati al "quasi tutto bianco" e, infine, nel 2014, esattemnte dieci anni fa, l’ordine del Grande Slam d’Inghilterra il rigore ha fatto un altro passo: bianchi devono essere pure suole delle scarpe, reggiseni, fasce e polsini. Al punto che anche gli sponsor hanno dovuto adeguarsi.

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La deroga

Oltre all'elemento nobiltà, c'è ne sono alcuni più pragmatici o pratici: le macchie di sudore sui capi colorati sono più evidenti e disturbanti e il bianco rende più sopportabile il sole. Quando c'è, visto che Wimbledon è famoso per il meteo capriccioso. Una deroga è stata concessa recentemente ma solo per le tenniste: a loro viene concesso l'uso di biancheria intima più scura per evitare l'imbarazzo che durante le partite possano apparire macchie di sangue mestruale. E' c'è chi spera che sia l'inizio di una rivoluzione che porti a Wimbledon un arcobaleno di tonalità!

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