Oscar italiano Cicloturismo, vince il Friuli. La classifica delle migliori vie pedalabili
La Ciclovia Pedemontana trionfa nella 9° edizione del Green Road Award, premio assegnato ogni anno alle ciclovie verdi che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati. Secondo posto alla Calabria per la Ciclopedonale Val di Neto, poi la Provincia Autonoma di Trento per la Green Road dei Fiori. Menzione speciale della Giuria all’Appennino Bike Tour (Liguria) e Menzione Legambiente per Il Cammino Minerario di Santa Barbara (Sardegna). Premio Speciale Stampa e Comunicazione alla Campania per La Via Silente
- Il Friuli Venezia Giulia con la Ciclovia Pedemontana ha vinto la nona edizione del Green Road Award, l’Oscar Italiano del Cicloturismo, il premio che viene assegnato ogni anno alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento. L’anno scorso aveva trionfato la Ciclopedonale Puccini, la prima ciclovia musicata che raccoglie il patrimonio culturale e naturale tra Lucca e la Versilia, raccontando la vita e i luoghi del grande compositore, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte
- L’Oscar italiano del Cicloturismo si pone il duplice obiettivo di stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti e di promuovere gli investimenti nel cicloturismo. Per i territori e, in particolare, i piccoli borghi, quello in bicicletta è infatti un turista ad alto valore aggiunto e a impatto sostenibile, e le green road offrono la possibilità di visitare una regione contribuendo a sostenere il patrimonio locale
- La giuria del Green Road Award ha selezionato i vincitori tra le 25 proposte presentate da regioni, territori e province autonome. I premi vengono assegnati alle ciclovie che dimostrano di possedere criteri di eccellenza e il più alto punteggio secondo i vari parametri in esame, inclusi progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica, servizi green e altro
- A vincere quest’anno, come detto, è stata la Ciclovia Pedemontana del Friuli Venezia Giulia, un percorso di 180 km tra Sacile e Gorizia (che sarà Capitale europea della Cultura 2025). Segue la linea immaginaria che delimita l’arco alpino regionale attraverso un territorio di elevato valore paesaggistico, ricco di punti di interesse storico, artistico, enogastronomico
- Sulla Ciclovia Pedemontana si passa dalle spettacolari Dolomiti Friulane, patrimonio Unesco, alla riserva naturale del Cornino, fino a città medievali come Gemona e Pinzano al Tagliamento, all’arte longobarda di Cividale del Friuli, sito Unesco, alle pregiate aree vitivinicole della DOC Grave, Colli Orientali del Friuli, Isonzo e Collio e a ben sette dei tredici presidi Slow Food della Regione
- Il tracciato della Ciclovia Pedemontana è adatto a tutti per il fondo estremamente confortevole, le pendenze medie inferiori al 2%, i servizi e l’assistenza. In particolare, la prima metà del percorso si snoda parallelamente alla ferrovia turistica Sacile-Gemona, consentendo ai cicloturisti di utilizzare treni con materiale storico
- Il secondo posto è andato alla Calabria per la Ciclopedonale della Val di Neto, che corre per 42 km lungo l’antica mulattiera sull’argine sinistro dell’omonimo fiume, dall’antico sito termale di Bruciarello fino alla foce sul Mar Jonio, in un’area dell’antica Magna Grecia ricca dei profumi, dei sapori e dei colori della macchia mediterranea
- La Ciclopedonale della Val di Neto è una green road a uso esclusivo di pedoni e biciclette che attraversa il territorio di sei comuni del Marchesato crotonese - Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale, Strongoli
- Inoltre è un esempio di turismo responsabile, realizzata con attenzione alla sostenibilità nella pianificazione e scelta dei materiali eco-compatibili, come nel caso della passerella di San Rocco che integra alla perfezione natura e architettura. Numerosi i punti di accesso che ne facilitano e diversificano l’utilizzo ed è ben attrezzata con servizi a uso del cicloturista e del viandante, inclusi aree fitness e capanni per l’osservazione della natura; numerose anche le attività sportive e di accoglienza
- Medaglia di bronzo per la Provincia Autonoma di Trento con la Green Road dei fiori, un percorso ciclopedonale che unisce in un unico itinerario la Val Rendena e la Valle del Chiese, 57 km da Carisolo fino alle sponde del Lago d’Idro. La Ciclovia della Val Rendena è un nastro disegnato e ben integrato in uno scenario alpino di grande suggestione, nel Parco Naturale Adamello-Brenta, che costeggia il fiume Sarca. La Valle del Chiese è la terra delle sette Pievi e tante sono le testimonianze artistiche lungo il percorso
- Come suggerisce il nome, è una ciclabile particolarmente suggestiva durante il periodo della fioritura, con oltre 600 specie di fiori che compongono un’incredibile tavolozza di colori, comprese rare orchidee che crescono sulle rive dei laghi. Nelle zone boscose faggete, frassino, il sambuco, l’odoroso tiglio di monte che dà un ottimo miele
- Non mancano anche alcuni borghi storici e i musei e i siti che riportano i segni lasciati dalla Grande Guerra: camminamenti, trincee e postazioni per i quali la Ciclovia rappresenta un ottimo punto di partenza. Tra i tanti servizi a disposizione del cicloturista, anche un bus navetta sulla via del ritorno
- La menzione speciale della giuria è andata ad Appennino Bike Tour, progetto nazionale della Regione Liguria. Si tratta della più grande direttrice di mobilità sostenibile del Paese: collega la Dorsale appenninica con un itinerario di 3.100 km su strade secondarie a basso traffico che unisce 300 piccoli comuni attraverso 14 regioni, 33 province e 56 aree protette tra parchi e riserve naturali. La Ciclovia dell’Appennino inizia in Liguria alla Bocchetta di Altare e termina ad Alia, in provincia di Palermo
- Il progetto ha collegato 44 tappe (c’è un’app dedicata) creando una via d’accesso ai tanti piccoli borghi dell'Appennino. Entro il 2025, con il completamento della segnaletica e lo sviluppo dei rami secondari di collegamento, la rete ciclabile collegherà oltre 1.400 comuni dell'Appennino proponendo un’unica destinazione turistica, facilmente accessibile in bicicletta, ricca di tipicità culturali ed eno-gastronomiche e immersa in un patrimonio naturale di valore. In ognuno dei 44 comuni tappa, officine e stazioni di assistenza e ricarica per e-bike
- Il Cammino Minerario di Santa Barbara ha conquistato la menzione Legambiente. Si tratta di un percorso ad anello di oltre 600 km che parte e arriva a Iglesias, nella Sardegna Sud Occidentale. La Green Road già tabellata è di circa 360 km attraverso le aree minerarie delle regioni storiche dell’Inglesiente, Sulcis e Arburese-Guspinese e rappresenta un ulteriore sviluppo del progetto di mobilità sostenibile nato con il Cammino
- Nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna si pedala attraversando paesaggi naturali di grande fascino e comunità locali dalle tradizioni forti, dove si gustano prodotti del territorio unici, con la presenza di chiese e cappelle dedicate a Santa Barbara, patrona dei minatori. Una pedalata in 8000 anni di storia, tra siti nuragici, foreste incontaminate, spiagge e dune, villaggi fantasma e le gigantesche miniere dismesse: un’immensa ricchezza, di grande valore antropologico, che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio dell’Umanità
- La menzione speciale della stampa è andata invece alla Via Silente (Campania), un itinerario di circa 600 chilometri su strade asfaltate a bassa percorrenza nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, uno dei parchi nazionali più grandi d’Italia. È un percorso ad anello - con partenza e arrivo a Castelnuovo Cilento - che percorre tratti costieri e si inoltra tra le montagne in 15 tappe
- Promossa dall’omonima associazione, La Via Silente nasce 10 anni e parte nei pressi dello scalo ferroviario di Vallo della Lucania, si snoda lungo la costa e si inoltra verso l’interno per circa quattrocento chilometri prima di rivedere il mare. Al cicloturista viene consegnata la Silentina, documento che dà diritto, nei 59 comuni attraversati, a sconti e agevolazioni nelle strutture di accoglienza convenzionate, che appongono un timbro a ogni sosta fino al suo completamento
- Il premio alla destinazione straniera è stato infine assegnato alle Fiandre, terra d’elezione del ciclismo e del cicloturismo. Una destinazione bike friendly con percorsi “per tutte le gambe”, molto amata dai turisti su due ruote che qui trovano attenzione e servizi dedicati. Il premio riconosce, in particolare, il lavoro di informazione e promozione compiuto da Visit Flanders in Italia, che contribuisce quotidianamente a una maggiore e più diffusa conoscenza del cicloturismo