Lisa Ginzburg: "Il passato è una piuma nascosta"

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

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È incentrata sull'amicizia tra due undicenni l'ultimo romanzo della scrittrice italiana. Che durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, dice: "L'età preadolescenziale è ricca di fantasie di appartenenza e non appartenenza. Ci si interroga molto sul posto dal quale si proviene e si comincia a intuire la porosità tra il proprio nucleo e il mondo"

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I protagonisti della storia di cui parliamo questa settimana si chiamano Rosa e Tan e  hanno undici anni. Lui ha gli occhi blu scuro, con "un’inconfondibile luce: ironica, provocatoria, un po’ altera". Viene dalla Moldavia ed è stato adottato dai proprietari di una villa in Toscana. Lei, invece, è la figlia dei custodi di quella villa. “Una piuma nascosta”, l’ultimo romanzo di Lisa Ginzburg, racconta la loro vita e la loro amicizia (Rizzoli, pp. 224, euro 18).  "L'età preadolescenziale è ricca di fantasie di appartenenza e non appartenenza - dice la sua autrice durante 'Incipit', la rubrica di libri di Sky TG24 - Ci si interroga molto sul posto dal quale si proviene e si comincia a intuire la porosità tra il proprio nucleo e il mondo".

In questa intervista Ginzburg si sofferma anche sull'importanza dei luoghi e delle case ("contano particolarmente in certe fasi della vita in cui il radicarsi o l'allontanarsi dalle radici diventano una componente forte nella costruzione della nostra psicologia") e sul ruolo del passato: "Come l’attenzione, anche il passato è una piuma nascosta. Ci sono epoche in cui ne siamo dominati, magari in corrispondenza di perdite e di separazioni, e ci sono anche lunghe fasi della nostra vita in cui galleggia silente sotto una crosta".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

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