Alice per sempre, il Paese delle Meraviglie secondo Dan Panosian

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Gabriele Lippi

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Un fumetto fa da sequel alle avventure raccontate da Lewis Carroll, con una svolta cupa e inquietante, tra allucinogeni e salute mentale

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Cosa è successo ad Alice dopo le avventure nel Paese delle Meraviglie attraverso lo specchio? Dan Panosian parte da qui nel concepire Alice per sempre (Saldapress, 128 pagine a colori, 15,90 euro), il suo fumetto che è omaggio ai due romanzi di Lewis Carroll ma che con coraggio si allontana dalla poetica dell’autore britannico vissuto nel XIX secolo confezionando un racconto che aggiunge un tocco di realismo alle fantasie della giovane protagonista e alle sue avventure piene di bianchi conigli ritardatari, gatti che ridono, cappellai matti e capitani piumati.

Una tavola di Alice per sempre di Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo

Alice da grande

Alice è cresciuta, è diventata adulta, e cerca di vivere la sua quotidianità all’interno di una famiglia fortemente disfunzionale, soffrendo la mancanza della madre morta e la presenza opprimente di un padre troppo impegnato a conservare il buon nome della famiglia per curarsi davvero della figlia, tanto da non farsi troppi scrupoli nell’internarle in un ospedale psichiatrico guidato da una subdola e avida direttrice. A stare dalla sua parte la sorella più piccola Edith, i gatti Kitty e Bucaneve, e il giovane Earl Proud.

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Una tavola di Alice per sempre di Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo

Tra allucinogeni e salute mentale

Il grande elemento di innovazione introdotto da Panosian, però, sta nella nuova luce che viene gettata sopra i viaggi nel Paese delle Meraviglie di Alice, che in Alice per sempre diventano veri e propri episodi allucinatori di una mente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In questo modo, l’autore riconduce a un elemento realistico il racconto fantastico e ricco di nonsense di Carroll e coglie l’occasione anche per affrontare il tema della salute mentale e l’approccio estremamente invasivo e violento della psichiatria ai suoi albori.

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Una tavola di Alice per sempre di Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo

I disegni

Estremamente interessante per scrittura e contenuti, Alice per sempre trova però il suo maggiore punto di forza nel comparto artistico. Panosian si alterna ai disegni con Giorgio Spalletta (Orfani: SamLa Divina Congrega), al quale affida le parti ambientate nella Londra vittoriana tenendo per sé tutte le scene ambientate nel Paese delle Meraviglie. La differenza di stile tra i due autori (Panosian utilizza un tratto più favolistico) rende perfettamente l’alternanza tra i momenti di lucidità e i deliri della protagonista.

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Una tavola di Alice per sempre di Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo

I colori

Ma un ruolo forse ancora più determinante in questo senso è svolto dai colori di Fabiana Mascolo, già al fianco di Panosian in An Unkindness of Ravens (opera per cui è stata premiata col Premio Coco di Etna Comics come migliore colorista) più saturi quando devono dipingere la realtà, più opachi, tenui ed eleganti quando ritraggono il Paese delle Meraviglie.

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Una tavola di Alice per sempre di Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo

Sense of wonder ribaltato

Alice per sempre è un fumetto che ribalta il sense of wonder dell’opera da cui trae ispirazione e prende le mosse, ammantandolo di inquietudine riempiendo di significati cupi e più maturi le vicende che circondano i personaggi di Carroll. Un fumetto in volume unico (ma di cui è già stato annunciato un seguito attualmente in corso di pubblicazione negli Usa) che cattura il lettore fino a un finale dolce-amaro, fortemente improntato sulla stessa dualità che attraversa tutta la storia. Una lettura piacevole e una visione ancora più piacevole.

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Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo, Alice per sempre, Saldapress, 128 pagine a colri, 15,90 euro
Dan Panosian, Giorgio Spalletta e Fabiana Mascolo, Alice per sempre, Saldapress, 128 pagine a colri, 15,90 euro

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