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Batman: Cavaliere Bianco Beyond, l'Elseworld di Sean Murphy si espande

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Gabriele Lippi

Un nuovo capitolo in una saga sempre più interessante, con un Bruce Wayne maturo e capace di fare i conti con i suoi sentimenti. E un cliffhanger finale da acquolina in bocca

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Niente può fermare Batman dalla sua missione, nemmeno le mura di una cella dell’Arkham Asylum. E finché ce ne sarà bisogno, ci sarà sempre un Batman a Gotham City. Sean Gordon Murphy parte da qui per Batman: Cavaliere Bianco Beyond (Panini Comics, cartonato 264 pagine a colori, 30 euro) terzo capitolo del suo Elseworld (in mezzo anche uno spin-off dedicato ad Harley Quinn e magistralmente illustrato da un Matteo Scalera in stato di grazia). Parte da una Gotham senza Bruce Wayne ma non per questo senza Batman.

La trama

Dieci anni dopo gli eventi di Batman: La maledizione del Cavaliere Bianco, Bruce Wayne è ancora in cella e sembra aver tagliato i ponti con tutti i suoi affetti più cari, a partire da quella Harley Quinn con cui il legame si era decisamente rinsaldato dopo la morte di Jack Napier/Joker. Fuori dall’Arkham Asylum, Gotham è precipitata in una distopia autoritaria, guidata dalla mente di Derek Powers. Terry McGinnis ha ereditato il mantello e il cappuccio di Batman. Per Bruce, però, è giunto il tempo di evadere e tornare a occuparsi della sua città.

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Batfamiglia riunita

Da solo? Niente affatto. Perché nessun uomo è un’isola, diceva John Donne, e nemmeno il Crociato Incappucciato fa eccezione. Dopo 10 anni di isolamento in parte forzato e in parte cercato, Bruce ritrova i suoi aspetti più cari, tutta la Batfamiglia pronta a combattere al suo fianco: Dick Grayson, Duke Thomas, Jason Todd (a cui è anche dedicata una mini in due numeri disegnata da Simone Di Meo e George Kambadais in cui viene esplorato il suo tradimento di Bruce Wayne, la sua lotta coi suoi demoni interiori e il suo rapporto maestro-allieva con Gan, anche lei nella squadra dei Robin), Barbara Gordon, Harley Quinn e un redivivo Jack Napier.

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L'antitesi del Cavaliere Oscuro di Miller

Per certi versi, il Cavaliere Bianco di Sean Gordon Murphy è un contraltare perfetto al Cavaliere Oscuro di Frank Miller. E non è solo una questione di opposti cromatici. Il Bruce anziano di Murphy è lontanissimo da quello incattivito, disilluso e violento di Miller, ha una maturità diversa e sembra pronto a fare i conti con i propri sentimenti, a riconoscere il valore della famiglia. Al centro di tutto c’è proprio questo, il concetto di famiglia. La famiglia che Bruce si è costruito negli anni per riempire il vuoto lasciato dalla tragica morte dei suoi genitori, la famiglia che può ora costruire con Harley Quinn e i due figli da lei avuti col fu Joker.

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Un cliffhanger spettacolare

Accompagnato da un comparto grafico come al solito di eccellente livello, coi disegni dello stesso Murphy e i colori di Dave Stewart, Batman: Cavaliere Bianco Beyond rende ancora più intrigante una delle saghe recenti migliori sul personaggio, aprendo con il cliffhanger finale a un seguito che preannuncia uno scontro spettacolare e introduce altri due personaggi storici dell’universo DC. Se volete sapere quali, non vi resta che leggerlo, qui non troverete nessuno spoiler.

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