Lavoro, smart working nelle ville venete grazie a una app per prenotare gli spazi

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Accordo tra il Consorzio Ville Venete e la piattaforma padovana Urbnx: attraverso un portale si potrà scegliere di lavorare in location storiche. "In Italia sono 3,6 milioni i lavoratori che operano ancora da casa dai 2 ai 3 giorni a settimana - ha detto Giovanni Peracin, fondatore di Urbnx -. La nostra promessa è Leave The Stress Out Of Your Home: puntiamo quindi al benessere delle persone"

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Lavorare in smart working immersi nell’atmosfera suggestiva di una dimora storica situata sulle rive del Brenta come l’ottocentesca Villa Ducale, o affacciati sul parco di Villa Troubetskoy, commissionata dallo Zar Nicola per raggiungere Venezia via acqua. In Veneto questo è possibile grazie alla collaborazione tra il Consorzio Ville Venete, che riunisce le principali dimore storiche, castelli e giardini del Veneto, e URBNX la nuova piattaforma dedicata alla smart working per trovare e prenotare con la massima flessibilità spazi in cui lavorare, organizzare riunioni o incontri professionali. 

L'iniziativa

Lavorare in un ambiente esteticamente bello, oltre che comodo, stimola la creatività, la produttività e la socialità. Da qui nasce l’incontro tra il Consorzio Ville Venete e Urbnx, grazie al quale i lavoratori di tutto il Veneto potranno trovare, confrontare i prezzi e prenotare uno spazio di lavoro sicuro, vicino a casa, completamente attrezzato e in linea con le proprie esigenze. L'iniziativa è un vantaggio anche per case d’epoca, castelli, musei o cascine e spazi rurali, perché permette di sfruttare in modo alternativo spazi poco utilizzati, portando così nuove rendite.

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Le dichiarazioni

 “Le dimore consorziate – circa ottanta - sono tutte situate in contesti caratteristici come parchi secolari o borghi storici in tutta la regione e storicamente rappresentavano il fulcro della vita del territorio - spiega Elisabetta Fogarin, presidente del Consorzio Ville Venete -. La collaborazione con Urbnx ha l’obiettivo di permettere alle persone di poter conoscere e apprezzare ogni giorno la bellezza di questi antichi contesti non solo in occasioni speciali, come gli eventi che questi luoghi solitamente ospitano, ma anche nel quotidiano, come luogo dove svolgere il proprio lavoro. Si tratta per lo più di edifici costruiti tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo, adibiti all’accoglienza e perciò perfettamente attrezzati anche per ospitare chi pratica i lavoratori in smart working.”

"In Italia sono 3,6 milioni i lavoratori che operano ancora da casa dai 2 ai 3 giorni a settimana - aggiunge Giovanni Peracin, padovano, fondatore di Urbnx -. Si tratta di un numero che nell’ultimo anno è aumentato del 19% e che si prevede salirà ancora, complice anche il caro-energia, che induce molte aziende a chiudere le porte degli uffici per ridurre i consumi di luce e gas. La promessa di  URBNX è Leave The Stress Out Of Your Home: puntiamo quindi al benessere delle persone e vogliamo aiutarle a superare tutte le condizioni di malessere che l’adattamento improvviso al lavoro agile ha provocato”.

Una donna lavora da casa in smartworking. Milano 20 ottobre 2020. ANSA/MATTEO CORNER

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