Smart working, proroga fino al 30 settembre nella Pa per i lavoratori fragili
Contestualmente, è "stato anche potenziato di 5 milioni il fondo per i familiari di vittime di infortuni mortali sul lavoro" e sono stati trovati fondi "per ulteriori 7 milioni per la scala di equivalenza" per l'assegno di inclusione. La decisione è arrivata con un emendamento della relatrice al decreto lavoro, Paola Mancini (FdI), approvato dall'Aula del Senato
Un emendamento della relatrice al decreto lavoro, Paola Mancini (FdI), approvato dall'Aula del Senato, ha decretato la proroga dello smart working nella Pubblica amministrazione dal 30 giugno al 30 settembre, per i lavoratori fragili
Smart working, non per tutti c'è la proroga fino a fine anno: la mappa delle regole
Inoltre, è "stato anche potenziato di 5 milioni il fondo per i familiari di vittime di infortuni mortali sul lavoro" e sono stati trovati fondi "per ulteriori 7 milioni per la scala di equivalenza" per l'assegno di inclusione
Smart working, proroga fino a dicembre per fragili e genitori di under 14
Si è garantito, in questo modo, "più disponibilità per i fragili", ha sottolineato Mancini che si è detta "ampiamente soddisfatta" per la decisione
Lavoro, come cambia lo smart working: ecco cosa succederà dal 1° luglio
Sulla stessa lunghezza d’onda la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Lavoro e firmataria dell'emendamento. "Siamo soddisfatti per l'approvazione dell'emendamento della Lega per estendere al 30 settembre 2023 la possibilità di fruire del lavoro agile per i lavoratori fragili della Pa”, ha detto
“Grazie al governo per la proficua interlocuzione, che ha condotto a trovare le coperture in favore della misura, nonostante la norma fosse stata inizialmente accantonata in commissione”, ha poi aggiunto
Un ringraziamento, poi, “anche alla relatrice per averlo riproposto come maggioranza. Un'altra dimostrazione della vicinanza alle esigenze del Paese e delle persone fragili", ha sottolineato Murelli
Lo smart working è stato esteso anche per i lavoratori fragili e per i genitori con figli under 14, del settore privato, con proroga fino a fine anno, rispetto alla scadenza originaria che era prevista sempre per il prossimo 30 giugno. Lo ha stabilito un emendamento all’ultimo decreto Lavoro approvato qualche giorno fa dalla commissione Affari sociali del Senato
Sempre considerando il privato, per i genitori con figli a carico di meno di 14 anni sono, in particolare, fissate alcune regole restrittive. Infatti, possono lavorare da casa solo se l’altro genitore non risulti disoccupato e se non percepisca già una forma di sostegno al reddito, causa cessazione o sospensione del lavoro
Tra l’altro il datore può intervenire in qualunque momento sul diritto allo smart working, sulla base delle esigenze aziendali. C’è poi da considerare, comunque, che risulta vigente la norma per cui gli stessi datori di lavoro devono concedere in via prioritaria lo smart working ai genitori con figli di età che non supera i 12 anni
Ad oggi, per quanto concerne poi tutte le altre categorie di lavoratori privati, gli stessi non godono più di nessun tipo di diritto al lavoro agile fissato dalla legge. Al momento, infatti, non è più in vigore nemmeno la disciplina dello smart working agevolato, che concedeva al datore la possibilità di decidere se disporre o meno il lavoro da casa anche solo attraverso una semplice comunicazione informale
Attualmente, dunque, è necessario un accordo, scritto e firmato tra datore e dipendente, che certifichi la possibilità di usufruire dello smart working. Il tutto, tra l’altro, considerando eventuali accordi collettivi, adottati però solo da alcune aree produttive e non da altre
Smart-working negato, va al lavoro a cavallo a Cesena