Simone Bianchi, il supereroe dei fumetti

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Chiara Caleo

Chiara Caleo

Abbiamo incontrato il primo artista italiano ad aver ideato, nello scorso mese di febbraio, tutte le copertine di Spawn negli Usa

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Il disegnatore dei supereroi Simone Bianchi è un maestro del genere. Il primo artista italiano ad aver ideato, nello scorso mese di febbraio, tutte le copertine di Spawn negli Usa. Dal 4 al 28 marzo alla CArt Gallery di Roma saranno esposte le opere originali e le reinterpretazioni di alcune storiche uscite della casa editrice americana Image Comics. Lo incontriamo nella sua casa- studio. Siamo a Lucca, ma sembra di stare a New York City.

I miei supereroi

Potremmo cominciare da quella batteria al centro dello studio “La musica è una mia grande passione” o dall’ultima copertina disegnata per Caparezza “Michele è un fratellino”, ma in questo luminoso studio tutto ci parla di loro, dei mitici per definizione. In una libreria all’ingresso sono tantissimi i fumetti dei supereroi disegnati da Simone Bianchi in 35 anni di carriera. Gli inizi con la Comic Dc, poi gli anni in esclusiva passati con la Marvel.

Avrai un tuo supereroe preferito?

Io sono cresciuto con loro. I primi personaggi di fantasia in cui mi sono imbattuto prima delle scuole elementari sono stati quelli di Super Gulp Fumetti in Tv (programma televisivo Rai chiuso nel 1981). Ti direi Batman, Spiderman e Wolverine (e mentre spiega con la matita lo materializza). Ho disegnato due archi di storie intere nel 2007 e nel 2012 di Wolverine, ed è quello che mi somiglia di più. Non nel fisico ovviamente -rido pensando a Hugh Jackman- ma nei dettagli.

Simone Bianchi

L’Universo di Spawn

L’ultimo successo “americano “è legato a Spawn, uno dei più longevi e venduti fumetti al mondo. È stato proprio il mitico Todd McFarlane a chiedere a Simone Bianchi di realizzare in qualità di “Artist Spotlight” le quattro copertine del mese di febbraio legate al mondo di Spawn. Opere che finiranno in una mostra a Roma alla CArt Gallery dal 4 marzo, giorno del firmacopie.

Spawn ha caratterizzato questo tuo ultimo periodo?

Eh…mi ha contattato su un social Todd McFarlane, il creatore di Spawn, uno dei fondatori della Image. Fai quello che vuoi - mi ha detto - puoi disegnare anche fiori o cani e poi io ci scrivo attorno. Invece io sono stato molto fedele al personaggio che è uno quelli con cui sono cresciuto quando studiavo fumetto e Todd è davvero un mio eroe. Alla fine, McFarlane ha deciso di nominarmi artista del mese di febbraio 2023.

Sei il primo italiano a riuscire nell’impresa?

Qualche volta mi è capitato di essere il primo italiano nel mio lavoro. Lo do per scontato, ma sbaglio. Mi dovrei gonfiare il petto e dirlo qualche volta, ma non ce l’ho questa boria.

 

 

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Simone Bianchi

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Ecco…una perfetta introduzione all’ultima domanda… ti senti sufficientemente considerato come artista?

Secondo me i tempi sono maturi perché la Comic Book Art faccia il suo ingresso del mercato dei “Grandi” dell’arte. Sta già succedendo in Francia, ma c’è ancora un po’ di reticenza in giro. Io vorrei essere il primo a fare questo passo, ma è uno sforzo continuo di serietà. Grandi artisti hanno già fatto un primo tratto: Hugo Pratt il maestro Milo Manara, Sergio Toppi, Dino Battaglia… adesso sta a noi fare l’ultimo scatto, come se fosse una staffetta della Fine Art.

 

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